(Sesto Potere) – Bologna – 19 gennaio 2024 – Bologna e l’Emilia-Romagna si preparano ad accogliere il Tour de France, la più importante competizione ciclistica al mondo che, per la prima volta nella sua storia, ha scelto l’Italia per il Grand Départ Florence Emilie-Romagna, dal 29 giugno al 1^ luglio.
Tre le tappe emiliano-romagnole della Grande Boucle: Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino per oltre 600 chilometri di percorso. Nel nome e nel ricordo di alcuni dei più grandi campioni di sempre: Gino Bartali, Fausto Coppi, Ercole Baldini e Marco Pantani.
A meno di sei mesi dal prestigioso appuntamento, l’imponente macchina organizzativa sta lavorando a pieno ritmo in stretto raccordo con i territori, e nella giornata di ieri a Bologna è arrivato Christian Prudhomme per un incontro presso la sede della Regione che è servito a fare il punto sulle attività in corso.
Ad accogliere il direttore del Tour e il suo staff, Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta e coordinatore organizzativo, Davide Cassani, presidente di Apt Servizi, l’agenzia di promozione turistica della Regione, Mattia Santori, consigliere delegato al Turismo e ai Grandi eventi del Comune di Bologna.
In particolare Prudhomme che ieri è stato a Firenze, oggi, dopo l’incontro con le Istituzioni, si è recato anche al Colle di San Luca, che con i suoi ripidi tornanti costituirà uno dei passaggi più avvincenti della Cesenatico-Bologna. Per poi spostarsi in Piazza 8 Agosto, punto d’arrivo della tappa.
Solo uno dei sopralluoghi previsti e che fa seguito a quelli che gli organizzatori del Tour hanno già compiuto negli scorsi mesi a Rimini, Cesenatico e Piacenza.
Il Tour è considerato tra i primi tre eventi sportivi al mondo. Una straordinaria vetrina internazionale e per la Sport Valley emiliano-romagnola la consacrazione definitiva di una regione ad alta vocazione sportiva. Secondo uno studio commissionato dalla Regione, per le prime tre tappe si possono prevedere quasi 2 milioni di spettatori presenti sul territorio e un indotto stimato in 120 milioni di euro.