martedì, Maggio 27, 2025
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Torna a Bologna Fiere dal 10 al 12 giugno Ambiente Lavoro, Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

(Sesto Potere) – Bologna – 27 maggio 2025 – A Bologna Fiere, dal 10 al 12 giugno, andrà in scena: “Ambiente Lavoro, Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, 35esima edizione.

L’evento rappresenta una vetrina per prodotti e servizi volti alla prevenzione di incidenti e malattie professionali, oltre a offrire soluzioni per politiche ambientali, gestione del personale e attività ESG. L’edizione 2025 si concentrerà su due temi chiave: i DPI di ultima generazione e il benessere lavorativo. Saranno presentate soluzioni innovative per la protezione individuale, fondamentali per prevenire rischi, e strategie per promuovere l’equilibrio psicologico e il benessere organizzativo, con l’obiettivo di rendere i luoghi di lavoro promotori di salute a 360 gradi.

Non può esserci sicurezza senza prevenzione. E’ partendo da questo assunto che Ambiente Lavoro (BolognaFiere 10-12 giugno 2025) da 35 anni si occupa di diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso il confronto tra tutti i protagonisti del settore.
Il focus principale dell’edizione 2025 sarà l’impiego e lo sviluppo di DPI (Dispositivi di protezione individuale) sempre più sofisticati, che, dove utilizzati, cambiano nettamente la qualità del lavoro e la sua sicurezza: è infatti ormai un dato acquisito che la produttività aziendale è favorita e sostenuta dall’utilizzo delle soluzioni tecnologicamente avanzate, unite al rispetto delle norme a tutela della vita e della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

In questo senso, protagonista della manifestazione sarà Sicur Labor, un salone nel salone interamente dedicato ai DPI, voluto da Ambiente Lavoro per accendere i riflettori sulla necessità di investire nelle nuove tecnologie applicate alla sicurezza e alla prevenzione nei luoghi di lavoro. 

Tuttavia, la prevenzione ha diverse forme, che Ambiente Lavoro non mancherà di scandagliare anche attraverso una serie di incontri pubblici, primo fra tutti: Invisibili. Quando la precarietà diventa un rischio per la salute e sicurezza sul lavoro”organizzato da UIL in collaborazione con ITAL UIL e che avrà luogo l’11 giugno 2025, alle ore 9:30, presso la Sala Concerto – Centro servizi blocco D (1° piano). I lavoratori precari, e soprattutto gli irregolari, sono certamente i più esposti a rischi, infortuni e malattie professionali e, contemporaneamente, coloro verso i quali si investe meno in azioni preventive e formazione, pressoché inesistente. Una corrispondenza che non viene indagata abbastanza.

Proprio per questo, dal palco di Ambiente Lavoro partirà una riflessione che, insieme a studiosi, istituzioni e naturalmente la UIL stessa, si prefigge di mettere in relazione numeri e tipologie della precarietà, con dati e tipologie degli infortuni sul lavoro. Oltre al lavoro nero, che purtroppo, insieme alle sue vittime, trova riscontro nelle cronache, come la tragica storia di Satnam Singh ci ha testimoniato, c’è poi quella parte di lavoratori assunti regolarmente ma con contratti atipici o a breve termine che molto spesso non beneficiano di azioni mirate di prevenzione e formazione.

 Ma quanto investiamo in prevenzione? 

Non abbastanza, sembrerebbe. Come viene sottolineato nell’analisi a campione “Prevenzione su Salute e Sicurezza: quanto si investe?” della UIL – Servizio Lavoro, Coesione e Territorio, che ha coinvolto 83 su 100 rendiconti di spesa delle ASL (anno 2023), da cui emerge che solo lo 0,4% delle risorse delle Aziende Sanitarie Locali viene destinato ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL), per una cifra pari a 399 milioni di euro l’anno. Fanalino di coda tra le ASL sul territorio nazionale quella di Roma 1 (insieme a Città di Torino, Brindisi e Marca Trevigiana) che destina agli SPSAL solo lo 0,1% del proprio bilancio.

L’unica Asl che supera la soglia percentuale sotto lo zero con l’1 per cento delle risorse destinate, e’ Trieste, con i suoi 9.479.001 euro spesi in servizi di prevenzione e salute sul lavoro, seguita da quella di Benevento (0,9 per una spesa di 4.783.667 euro).

Seguono le Asl di Catanzaro e Potenza, entrambe con lo 0,7 delle risorse, di cui rispettivamente destinate al servizio di prevenzione e salute 5.113.419 su 766.785.138 euro della spesa totale la prima e 5.018.262 su 736.619.256 euro la seconda.
Vale la pena ricordare che di questi servizi farebbero parte non solo la formazione, ma anche le ispezioni nei cantieri o il servizio di medicina del lavoro.

Ma veniamo ai numeri: nel 2024 le vittime del lavoro sono state 1.090, 49 in più rispetto alle 1.041 del 2023. E nel primo trimestre del 2025 sono stati denunciati all’INAIL 210 decessi sul lavoro, con un incremento del 9,95% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Quello dedicato alla correlazione fra precarietà e sicurezza è solo uno degli oltre 300 convegni che il Salone ospiterà a giugno: la consolidata collaborazione con le maggiori istituzioni del settore e le più importanti associazioni professionali fanno di Ambiente Lavoro un luogo di riferimento per policy maker, professionisti della sicurezza e mondo della produzione.

Qui è possibile trovare il programma completo dei convegni: https://fiera.ambientelavoro.it/it/programma-convegni-2/  Tutte le informazioni sulla prossima edizione di Ambiente Lavoro sono reperibili sul sito della manifestazione www.ambientelavoro.it e sui canali Linkedin, Instagram e Facebook.  In contemporanea con la trentacinquesima edizione di Ambiente Lavoro, si svolgerà Waste Management Europe 2025 Exhibition and Conference, convention per il settore europeo della gestione dei rifiuti.