(Sesto Potere) – Bedonia (Parma) – 18maggio 2025 – Brillante operazione dei Carabinieri della Compagnia di Borgo Val di Taro che nella giornata del 15 maggio ha portato all’arresto di tre uomini accusati di essere, in concorso tra loro, i presunti responsabili di una tentata truffa aggravata, con la tecnica del “finto maresciallo dei Carabinieri” ai danni di una 86enne di Compiano (PR).
L’attività d’indagine, caratterizzata da rapidità e professionalità, ha permesso di sventare un ingegnoso piano criminale che avrebbe potuto causare un grave danno economico, con pesantissime ricadute emotive per la vittima.
Secondo quanto ricostruito, nel primo pomeriggio del 15 maggio una donna di 86 anni residente nel comune di Compiano, ha ricevuto una telefonata nella quale all’altro capo del telefono, una voce maschile, la informava che sua sorella aveva avuto un brutto incidente stradale e che si trovava in una posizione giuridica molto complessa. Sfruttando l’apprensione e la vulnerabilità dell’anziana, secondo un copione ormai purtroppo ben conosciuto, con una fredda e collaudata metodica, l’interlocutore telefonico ha prospettato all’anziana uno scenario drammatico in cui la sorella avrebbe rischiato gravi conseguenze se non avesse pagato una ingente somma di denaro o consegnato eventuali gioielli.
In preda al panico e disposta a tutto per aiutare la sorella, l’anziana ha raccolto il denaro e l’oro che aveva in casa seguendo le istruzioni telefoniche dell’uomo che le preannunciava l’imminente arrivo, presso la sua abitazione, di una pattuglia di Carabinieri che avrebbe provveduto al ritiro del denaro, garantendo così l’impunità della sorella. Dopo alcuni minuti, sotto casa della donna si è presentata un’auto scura con a bordo tre uomini, uno di questi, dopo essere sceso si è diretto verso l’anziana che nel mentre era scesa in strada e dopo essersi qualificato come Maresciallo dei Carabinieri, ha ritirato i preziosi racimolati e la somma di 300 euro in contanti, riferendo però all’anziana che quello che aveva consegnato non sarebbe bastato a sanare la posizione della sorella.
Sotto forti insistenze e pressioni psicologiche da parte del finto Maresciallo, l’anziana è stata convinta a salire sull’auto per essere accompagnata presso la filiale della sua banca, per prelevare ulteriori 5.000 euro.
L’anziana, eseguendo alla lettera le istruzioni del finto Maresciallo, è entrata in banca da sola per ritirare il denaro mentre l’auto con i tre presunti truffatori è rimasta nel parcheggio in attesa.
Nella circostanza gli impiegati della banca si sono però insospettiti e hanno chiesto ulteriori spiegazioni all’anziana che ha raccontato loro tutta la storia aggiungendo che fuori era attesa con urgenza da un Maresciallo a cui avrebbe dovuto consegnare il denaro. Fortunatamente gli impiegati della banca non ci hanno messo molto a capire che l’anziana stava subendo una truffa ed hanno preso tempo contattando d’urgenza il 112 segnalando il fatto e sottolineando che il tentativo di truffa era ancora in corso.
I Carabinieri della Compagnia di Borgo Val di Taro, che già nella prima mattinata, avevano ricevuto diverse telefonate che segnalavano, nei territori della Valtaro e Valceno, tentativi di truffa analoghi, si erano già attivati predisponendo un articolato dispositivo composto dalle pattuglie dei comandi dipendenti della Compagnia che, partendo dai luoghi delle diverse segnalazioni, avevano già presidiato attivamente il territorio alla ricerca dei presunti truffatori.
Le numerose pattuglie messe in campo, coordinate e supportate dal personale della Aliquota Operativa che in abiti civili e con auto di copertura, battevano il territorio a caccia dei presunti truffatori, verso le 12:30 hanno intercettato nell’abitato bedoniese un’auto scura con tre persone a bordo.
L’auto è stata prontamente fermata e nel corso di un approfondito controllo, i tre occupanti, identificati in un 20enne e due 18enni, sono stati trovati in possesso di diverso denaro contante e di alcuni gioielli in oro e diversi preziosi. Infatti, i tre uomini a bordo, che avevano accompagnato l’anziana, non vedendola più uscire dalla Banca, intuendo che qualcosa era andato storto, hanno cercato di allontanarsi dal luogo degli eventi per far perdere le loro tracce.
I successivi accertamenti hanno permesso ai Carabinieri operanti di documentare che quanto rinvenuto risultavano essere i preziosi e il denaro di proprietà dell’anziana anziana vittima che poco prima gli aveva consegnato.
I Carabinieri, dopo aver più volte rassicurato e rasserenato l’anziana vittima, le hanno restituito quanto le era stato meschinamente sottratto, constatando lo stupore della stessa nel riscontrare di essere stata raggirata e la conseguente commozione dovuta all’essere rientrata in possesso dei suoi beni a cui era particolarmente legata affettivamente.
Sul posto, le pattuglie della Aliquota Operativa e Radiomobile e della Stazione di Borgo Val di Taro hanno provveduto a trasportare in sicurezza i tre uomini fermati e la loro auto presso la Compagnia dei Carabinieri di Borgo val di Taro per svolgere i dovuti e ulteriori accertamenti. Nel corso delle indagini è emerso che l’auto utilizzata dai presunti truffatori era stata recentemente noleggiata.
La 86enne, così ha formalizzato l’atto di querela presso la Stazione dei Carabinieri di Borgo val di Taro. In considerazione della flagranza del reato, della querela della vittima e dei numerosi elementi probatori raccolti, i tre uomini sono stati tratti in arresto poiché ritenuti i presunti responsabili di tentata truffa aggravata.
Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto ha disposto nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni di residenza, in attesa del processo. A carico dei tre giovani è stata notificata anche la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno per due anni dai Comuni di Bedonia e Compiano.