(Sesto Potere) – Forlì – 17 ottobre 2025 – Non conosce battute d’arresto il successo de: “L’Oreste. Quando i morti uccidono i vivi”, lo spettacolo di graphic novel theatre magistralmente interpretato da Claudio Casadio, prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori, scritto da Francesco Niccolini, diretto da Giuseppe Marini e illustrato da Andrea Bruno che, mercoledì 22 ottobre alle ore 21, riprende la sua tournée, la prima internazionale, partendo dal Teatro Piccolo – Teatro d’Innovazione di Forlì.
Dopo la replica forlivese, lo spettacolo è atteso a Roma, allo Spazio Diamante (dal 24 al 26 ottobre) per poi approdare a Parigi dove, tradotto e recitato in francese, dal 4 all’8 novembre, andrà in scena al Théatre 14. Seguirà poi date all’Espare culturel Robert-Doisneau di Meudon (Francia), Mestre e Pavia.
Sinossi
Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola. È stato abbandonato quando era bambino, e da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perché, semplicemente, in Italia, un tempo andava così. Dopo trent’anni non è ancora uscito: si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore. Non ha avuto fortuna l’Oreste, e nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi: la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia tre anni dopo la fine di tutto e poi la sua nuova partenza, di nuovo per la Russia, per una fantastica carriera come cosmonauta, e – come se tutto questo non bastasse – la morte violenta della madre, una madre che lo ha rifiutato quando era ancora ragazzino con i primi problemi psichici.
Eppure, l’Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un “festival per matti” nel manicomio di Maggiano a Lucca), parla sempre.
Parla con i dottori, con gli infermieri, con un’altra sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l’Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico di un esercito straniero tenuto prigioniero in Italia. Peccato che l’Ermes non esista.
Oreste riceve costantemente visita dai suoi fantasmi, dalle visioni dei mondi disperati che coltiva dentro di sé, oltre che da medici e infermieri. I sogni dell’Oreste, i suoi incubi, i suoi desideri e gli errori di una vita tutta sbagliata trasformano la scenografia e il teatro drammatico classico in un caleidoscopio di presenze che solo le tecniche del “Graphic Novel Theater” rendono realizzabile: un impossibile viaggio tra Imola e la Luna attraverso la tenerezza disperata di un uomo abbandonato da bambino e che non si è più ritrovato.
L’Oreste è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica, Claudio Casadio dà vita e voce a un personaggio indimenticabile, affrontando con grande sensibilità attoriale il tema importante e delicato della malattia mentale.
BIGLIETTI
Prevendite diurne presso la biglietteria del Teatro Diego Fabbri (Corso Diaz 38/1) dal martedì al sabato dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18 (festivi esclusi).
Prenotazioni telefoniche (0543 26355) negli stessi giorni dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18.
Biglietti online su Vivaticket.
Prezzo: 10 € (intero) + 1 € ddp per biglietti acquistati o prenotati in prevendita.
Sui biglietti acquistati online sarà applicata una maggiorazione da parte del fornitore del servizio (Vivaticket).
Biglietteria serale presso Teatro Piccolo a partire dalle ore 20.
Info: 0543 26355 – 0543 64300
Sito: www.accademiaperduta.it