martedì, Marzo 11, 2025
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Tavolo Eni-Versalis al Mimit sul futuro della chimica. De Pascale e Paglia: “Dare una prospettiva ai poli di Ravenna e Ferrara

Roma – 11 marzo 2025 – Sottoscritto a Palazzo Piacentini, a Roma, sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, il protocollo d’intesa sulla riconversione industriale di Versalis verso la tecnologia e la transizione green, dalle organizzazioni sindacali Cisl, Femca Cisl, Uiltec Uil, Ugl e Cisal.

Solo Cgil non ha sottoscritto l’intesa e si è riservata di analizzare il testo.

Raggiunta una tappa fondamentale verso un futuro sostenibile per il settore chimico” ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso. “Non ci siamo arresi di fronte alle difficoltà – aggiunto Urso -, ma abbiamo scelto di guardare al futuro, trasformando una crisi in un’opportunità straordinaria per rilanciare la chimica, rendendola un settore competitivo e protagonista della transizione green”.

Nello specifico, spiega in una nota ministero delle Imprese e del Made in Italy, il piano prevede, da un lato, la ristrutturazione della chimica di base, con la fermata degli impianti di cracking e, dall’altro, lo sviluppo delle nuove piattaforme sostenibili della chimica circolare, bio e specializzata. A Brindisi sorgerà invece una gigafactory di accumuli stazionari sviluppato in collaborazione con Seri Industrial SpA. Queste nuove piattaforme tecnologiche garantiranno complessivamente il mantenimento dell’attuale intensità industriale e occupazionale.

L’azienda ha assicurato che il piano di trasformazione sarà attuato entro cinque anni e prevede investimenti per oltre 2 miliardi di euro, con una riduzione di circa 1 milione di tonnellate di CO2, pari al 40% delle emissioni di Versalis in Italia.

Il Mimit ricorda di aver garantito il massimo supporto all’operazione, istituendo, d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, un tavolo di coordinamento e monitoraggio per l’attuazione del Piano Eni.
“L’obiettivo – spiega il ministro delle Imprese e del Made in Italy – è garantire il rispetto di tutti gli impegni assunti, inclusi i tempi di realizzazione, la tutela dei livelli occupazionali e l’impatto sulla filiera a valle e sull’indotto”.

E i sindacati firmatari hanno chiesto che: “il progetto vada avanti e si attivino i tavoli previsti dal protocollo per il monitoraggio e il governo delle fasi della riconversione”.

Al Tavolo Versalis hanno partecipato oltre ai sindacati e all’azienda anche le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Sicilia, e Veneto. Il quadrilatero Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, con suoi poli di Ravenna e Ferrara e i siti di Porto Marghera e Mantova, costituiscono più della metà della chimica nazionale.

L’incontro sul futuro della chimica in Italia ha visto il confronto sul Piano di riconversione presentato dall’azienda dopo la chiusura degli impianti di cracking. Una riunione convocata dopo la firma del verbale di intesa tra l’azienda del gruppo Eni e i sindacati sul piano di riconversione industriale, che garantisce la continuità occupazionale, il mantenimento delle produzioni a valle del cracking e che si fonda su un modello di sostenibilità industriale.

Quello della chimica è un settore fondamentale sia per l’Emilia-Romagna che per l’Italia. E per questo siamo disponibili a fare la nostra parte affinché gli investimenti diano prospettive per il futuro ai poli chimici emiliano-romagnoli a Ferrara e Ravenna. Questo anche all’interno di una transizione verso un approdo sostenibile dove la chimica sia protagonista assoluta e imprescindibile della transizione. Nel Piano messo in campo da Eni-Versalis, un progetto conservativo, non siamo certi che la chimica sia valorizzata come fattore strategico per il Paese. Siamo davanti di fatto alla fine della chimica di base. E questo ci preoccupa, soprattutto in assenza di una strategia nazionale sulla parte di chimica nazionale che rimane attiva, in particolare in Emilia-Romagna”: commentano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, in merito al Tavolo Eni-Versalis.

Restano sul tavolo le preoccupazioni per le possibili ricadute industriali e sociali– hanno aggiunto de Pascale e Paglia. Al momento il Piano va nella direzione di tutelare l’occupazione diretta negli stabilimenti del sud oggetto di chiusura/riconversione. Al netto delle valutazioni sull’opportunità di assumere questa decisione anticipando una riflessione comune europea, l’Emilia-Romagna sarà in campo per chiedere all’azienda e al Governo di mettere in campo una strategia per difendere e potenziare l’industria chimica in tutta Italia e per quel che ci riguarda negli stabilimenti della nostra regione e a essa connessi, che possono, con i giusti investimenti, essere competitivi in tutto il mondo.”