lunedì, Giugno 23, 2025
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Tassinari e Frisoni (FI): “Con l’Iva al 5% sull’arte, l’Italia torna protagonista. Vittoria di civiltà per il settore culturale”

(Sesto Potere) – Forlì – 23 giugno 2025 – “Con l’approvazione della riduzione dell’IVA al 5% per la compravendita di opere d’arte, il Governo ha messo a segno una riforma attesa da anni, che restituisce competitività al mercato italiano e dignità a un comparto fondamentale della nostra identità culturale ed economica.”: lo dichiara Rosaria Tassinari, (foto in alto) deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia in Emilia-Romagna.

“Questa è una misura che come Forza Italia abbiamo sostenuto fin dall’inizio. Finalmente l’Italia si allinea agli standard europei, dopo anni in cui collezionisti e operatori venivano penalizzati da una tassazione ingiustamente elevata. È un segnale chiaro: la cultura non è un lusso, ma un investimento sul futuro del Paese,” aggiunge Rosaria Tassinari.

A rafforzare il commento arriva anche la voce di Davide Frisoni, (foto in basso) responsabile del Dipartimento Cultura di Forza Italia per l’Emilia-Romagna:
“Questa è una battaglia che portiamo avanti da oltre due anni. Come responsabile Cultura, ho lavorato con convinzione alla proposta per l’abbassamento dell’IVA al 5%, oggi divenuta realtà. È una vittoria concreta, non per una parte politica, ma per tutto il settore artistico e per l’Italia.”

Davide Frisoni sottolinea inoltre la portata strategica del provvedimento: “Rendere l’Italia nuovamente attrattiva per collezionisti e investitori significa stimolare la circolazione delle opere, sostenere le gallerie, favorire i giovani artisti e rafforzare l’intero indotto culturale. Questo è fare politica con i fatti.”

Rosaria Tassinari conclude guardando alle sfide future: “Ora è il momento di continuare. Forza Italia sostiene con forza anche la proposta depositata da Frisoni per Forza Italia, per il riconoscimento giuridico della figura dell’artista, con una partita IVA dedicata e un sistema contributivo su misura. Dare tutele e strumenti adeguati a chi lavora nell’arte significa valorizzare la creatività come motore di sviluppo. L’Italia merita di tornare a essere non solo la culla dell’arte, ma anche il Paese in cui fare arte è un diritto, non un percorso ad ostacoli.”