(Sesto Potere) – Bologna – “A distanza di 44 anni il dolore non si è affievolito e la strage di Ustica continua a rappresentare un’enorme ferita aperta nel cuore della comunità regionale e del Paese. Questa ricorrenza non è solo un momento di commemorazione, ma anche un richiamo alla necessità di verità e giustizia”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in occasione del 44/esimo anniversario della strage di Ustica.
Era il 27 giugno 1980 quando il DC9 Itavia decollato da Bologna con destinazione Palermo non giunse mai a destinazione, inabissandosi nelle acque di Ustica, mettendo fine alla vita di 81 persone.
“Oggi sappiamo che quella notte un vero e proprio atto di guerra si consumò nei cieli italiani – prosegue il presidente Bonaccini-, ma ci sono ancora troppe domande che attendono risposta, come la verità sui nomi degli autori materiali e dei responsabili della strage. È necessario fare piena chiarezza, rimuovendo gli ostacoli che finora hanno impedito di fare giustizia. Chiediamo, quindi, al Governo di proseguire sulla strada della desecretazione e della digitalizzazione degli atti già avviata dai Governi precedenti e un impegno comune anche sul piano diplomatico”.
“Lo dobbiamo alle vittime e ai loro familiari- prosegue Bonaccini- che, rappresentati dalla presidente dell’associazione dei familiari delle vittime Daria Bonfietti che ringrazio per la sua forza e il suo impegno, continuano con tenacia a cercare la verità sulla strage e a testimoniarne il ricordo anche per le generazioni future. Proprio per adempiere a questo dovere la Regione, insieme al Comune di Bologna, all’associazione dei parenti delle vittime e ad altri promotori, ha dato il via alla nascita della ‘Fondazione Museo per la memoria di Ustica’, che avrà il compito di tenere viva la memoria della strage e valorizzare il museo”.
La Fondazione Museo per la memoria di Ustica
Per tenere viva la memoria di uno degli episodi più gravi della nostra storia nasce la “Fondazione Museo per la memoria di Ustica” su iniziativa congiunta di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e altri fondatori promotori, a partire dall’associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica.
La Giunta regionale ha approvato di recente un progetto di legge che definisce la partecipazione della Regione quale socio fondatore pubblico, nell’ambito della legge regionale sulla Memoria del Novecento. Il contributo iniziale della Regione al patrimonio della Fondazione sarà di 25mila euro, cui seguiranno 125mila euro per il 2024, 150mila euro per il 2025 e altrettanti per il 2026.
La Fondazione, di diritto privato e senza fini di lucro, ha lo scopo di diffondere e promuovere la memoria della strage di Ustica, in continuità con l’operato dell’associazione. Tra gli obiettivi la valorizzazione, promozione, adeguamento funzionale ed espositivo del Museo di Ustica, con le relative dotazioni e collezioni, anche attraverso attività di interesse generale a beneficio della collettività e progetti culturali, didattici, educativi e formativi sui temi legati alla memoria e alla strage.