(Sesto Potere) – Bologna – 8 aprile 2024 – L’ex Nar Luigi Ciavardini è stato condannato a tre anni e sette mesi e condanna (ad un anno) anche per l’ex esponente di Ordine Nuovo e Avanguardia nazionale Vincenzo Vinciguerra accusati di falsa testimonianza per le dichiarazioni rese durante il procedimento di primo grado sulla strage del 2 agosto 1980 a carico dell’altro ex Nar Gilberto Cavallini.
La sentenza – nel processo di primo grado – è stata emessa oggi dal giudice di Bologna Gilda Del Borrello, che ha comminato pene comunque inferiori rispetto a quanto chiesto dalla pm Rossella Poggioli che aveva chiesto una condanna a quattro anni e tre mesi per Ciavardini e una pena di due anni per Vinciguerra.
Ciavardini, lo ricordiamo, è stato già condannato in via definitiva come esecutore materiale dell’attentato del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna che provocò 85 vittime e centinaia di feriti, così come Giusva Fioravanti e Francesca Mambro.
Mentre Vinciguerra è in carcere dal 1979 e condannato all’ergastolo per la strage di Peteano del 1972.
“La condanna di Ciavardini e Vinciguerra per le false testimonianze rese in occasione del processo di primo grado sulla strage del 2 agosto, che ha portato alla condanna all’ergastolo dell’ex Nar Cavallini, è un altro passo avanti sulla strada per la verità”: ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore ricordando anche la conferma della Corte d’assise d’appello di Bologna della condanna all’ergastolo di Gilberto Cavallini, ex terrorista dell’organizzazione neofascista dei Nar-Nuclei Armati Rivoluzionari, per concorso nella strage ala stazione di Bologna.
“Oggi in aula è stata riconosciuta la reticenza dei due imputati nel rivelare informazioni sulla rete di connivenze e coperture che si muoveva attorno al gruppo che ha operato per la strage. Un esito che il Comune di Bologna, parte civile nel processo, accoglie positivamente e per il quale voglio ringraziare i magistrati, gli avvocati delle parti civili e i familiari delle vittime, impegnati con caparbietà nel ricostruire verità e responsabilità ad ogni livello”: ha concluso il sindaco di Bologna Lepore.