(Sesto Potere) – Bologna – 23 febbraio 2024 – Al momento sul territorio regionale dell’Emilia-Romagna le criticità più marcate nei capoluoghi interessano l’Emilia occidentale: a Piacenza si è già arrivati a quota 28 sforamenti (centralina Giordani-Farnese), a Modena 31 (via Giardini). A Ferrara si sono raggiunti i 24 sforamenti, in Romagna 23 a Ravenna (Zalamella) e 22 a Rimini (Flaminia). Le situazioni migliori sono state rilevate a Cesena (12, centralina Franchini-Angeloni), nell’agglomerato di Bologna (centralina San Felice 14) e a Forlì (15, centralina Roma).
L’allerta smog è attualmente rientrata.
“La qualità dell’aria è un problema serio che riguarda la salute dei nostri cittadini: dati alla mano, bisogna agire insieme- ha commentato Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente,, che ha sollecitato tutti i Comuni ad adempiere alle ordinanze previste dal nuovo Piano aria-. Occorre lavorare in modo sinergico, a tutti i livelli istituzionali, su tutti i fronti: riscaldamento domestico, traffico, agricoltura, industria. E coinvolgere i cittadini a fare insieme questa battaglia che non si vince da soli”.
Contro l’inquinamento atmosferico Regione e Comuni dell’Emilia-Romagna si sono messi al lavoro, insieme. E ieri s’è svolta una riunione tra la stessa Irene Priolo e i 207 Comuni coinvolti nel Pair (Piano aria integrato regionale) 2030.
Impegno preso sulle misure aggiuntive previste dal Pair 2030, in caso di sforamenti superiori ai 25 del valore limite giornaliero di pm10, che troveranno applicazione da ottobre e da marzo ci sarà maggiore attenzione da parte dei Comuni ai controlli da effettuare per il rispetto delle azioni previste dal Piano aria integrato.
“Nel frattempo- ha concluso l’assessore Priolo– vedrò a stretto giro il ministro all’Ambiente Pichetto Fratin, per sottoporgli la situazione e chiedere ulteriori risorse per alimentare nuovi bandi a favore di cittadini e imprese”.