venerdì, Marzo 7, 2025
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Situazione carceri, Ancarani (Pd): A Forlì è necessaria la nomina di un Garante

(Sesto Potere) – Forlì – 7 marzo 2025 – “La situazione degli istituti penitenziari in Emilia-Romagna è allarmante e richiede risposte concrete e tempestive”. A dichiararlo è Valentina Ancarani al termine della seduta della VI Commissione, durante la quale, insieme all’Assessora Isabella Conti e al Garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri, sono state affrontate le principali criticità del sistema carcerario regionale.

“Nelle carceri dell’Emilia-Romagna — sottolinea Ancarani — il sovraffollamento varia tra il 122% e il 170%, le strutture sono obsolete, mancano agenti di Polizia Penitenziaria ed educatori, i servizi sanitari sono insufficienti e le opportunità di lavoro e formazione sono estremamente limitate. Tutto questo ostacola gravemente il reinserimento sociale dei detenuti. Ancora più dura è la condizione delle detenute, circa il 4% della popolazione carceraria, poiché i servizi sono prevalentemente pensati per gli uomini”.

“In assenza di risorse statali adeguate, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di intervenire direttamente — prosegue Ancarani — potenziando i servizi sanitari interni, attivando percorsi educativi, teatrali e formativi, e rafforzando la collaborazione con il terzo settore per garantire un supporto continuo e qualificato. Inoltre, riteniamo fondamentale istituire un Osservatorio Carcere, coinvolgendo camere penali, avvocati ed enti del terzo settore, per monitorare l’efficacia delle politiche adottate e proporre soluzioni concrete”.

Per quanto riguarda il carcere di Forlì, Ancarani evidenzia che, nonostante un sovraffollamento meno grave rispetto ad altre strutture, permangono gravi carenze di personale e criticità strutturali. Resta comunque la priorità di portare a termine con celerità i lavori per il nuovo carcere del Quattro:“Dopo lo sblocco del cantiere a inizio anno, auspichiamo che il Governo possa portare a termine i lavori nei tempi previsti, senza ulteriori ritardi”.

Ancarani ha poi ricordato le esperienze positive sviluppate nel carcere di Forlì: “I laboratori produttivi interni, nati quasi vent’anni fa grazie alla collaborazione tra Regione e Provincia, offrono ai detenuti opportunità concrete per accrescere le proprie competenze professionali e migliorare le possibilità di reinserimento sociale. Anche il Protocollo Unitario d’Intesa per il sostegno all’inserimento socio-lavorativo rappresenta un modello efficace, che andrebbe replicato in altre strutture regionali per ridurre le disparità”.Infine, Ancarani ha rinnovato l’appello all’amministrazione comunale di Forlì affinché si dia seguito alla richiesta, ancora sospesa, del Garante regionale dei detenuti: “È urgente avviare l’iter per l’istituzione del Garante locale dei detenuti, una figura indispensabile per garantire la tutela dei diritti e rafforzare il coordinamento con i garanti locali dell’Emilia-Romagna”.