Attivata al liceo classico Morgagni di Forlì la carriera Alias, il protocollo amministrativo (temporaneo di riservatezza) che permette a uno studente di utilizzare a scuola un nome differente da quello anagrafico per essere riconosciuto nella comunicazione scolastica con la propria scelta di transizione di genere.
Una decisione che ha innescato una serie di prese di posizione politiche.
“L’aspetto più grave della decisione di riconoscere le carriere alias all’interno del Liceo Classico non è tanto la natura della scelta in sé per sé, sulla quale si possono registrare opinioni divergenti, quanto il metodo adottato dalla Presidenza con il Consiglio d’Istituto, con i rappresentanti dei genitori e una nutrita componente degli insegnanti. La decisione di attivare la carriera alias, infatti, è giunta in maniera molto controversa, divisiva, nell’ambito di un Consiglio d’Istituto molto acceso, praticamente spaccato in due, con tutti i rappresentanti delle famiglie e alcuni professori fortemente contrari. Nonostante questo, la Presidenza del Liceo Classico ha deciso di spingere sull’acceleratore, tralasciando ogni ragionevole cautela che si sarebbe dovuta adottare di fronte a genitori e famiglie che non condividono l’istituzionalizzazione del cambio nome e la conseguente promozione dell’incertezza tra i ragazzi”: afferma in una nota Massimiliano Pompignoli, consigliere comunale di FdI.
“Su questi temi, così delicati e suscettibili di ripercussioni sui nostri studenti, ci deve essere unanimità di condivisione, un clima sereno e avulso da ogni tipo di pressione. Laddove emergono, come in questo caso, legittime contestazioni e richieste di approfondimento da parte di famiglie regolarmente elette che rappresentano l’intero istituto, bisogna fermarsi e farsi delle domande, entrare nel merito delle posizioni contrarie, provare a comprenderle e chiedersi se la priorità, per la scuola e l’educazione dei nostri figli, sia davvero questa”: conclude Massimiliano Pompignoli.
Sul tema interviene anche il Popolo della Famiglia che bolla l’iniziativa come: “Un’offerta al ribasso che non fa certo onore a un liceo che in passato ha formato generazioni di studenti aiutandoli a sviluppare uno spirito critico libero e orientato alla verità” non senza un appunto al dirigente scolastico che per “inseguire il pensiero dominante e piegarsi alla cultura woke” rende il tutto – sempre a parere del Popolo della Famiglia – “davvero sconfortante”, auspicando un’inversione di rotta, nell’auspicio che: “il liceo classico Morgagni di Forlì si concentri a fornire un’istruzione di qualità”.