(Sesto Potere) – Cesena – 13 settenbre 2025 – La Direzione dell’Azienda Usl Romagna, unitamente alla Direzione sanitaria dell’ospedale Bufalini di Cesena e suoi professionisti, esprime la sua più forte condanna per l’episodio di discriminazione omofoba verificatasi all’interno della struttura ospedaliera, con una scritta discriminatoria e lesiva rilevata sull’armadietto di un dipendente.
“Vogliamo esprimere la nostra più totale solidarietà e vicinanza al dipendente coinvolto e assicurare che faremo tutto il possibile per fare luce sull’accaduto, valutando anche le possibili azioni legali da intraprendere. Riteniamo che la discriminazione e l’offesa non abbiamo alcun posto all’interno della nostra Azienda. Infatti da oramai due anni è attivo un tavolo di confronto e co-progettazione con tutte le Associazione della Romagna che lottano contro l’omofobia e a favore dei diritti delle persone LGBTQIA+. Nell’ambito di questo tavolo sono stati organizzati: una indagine conoscitiva sul benessere e sull’accesso ai servizi di prevenzione della popolazione LGBTQIA+, incontri con le associazioni per definire le aree di maggior criticità all’interno del SSN, e formazione del personale tramite corsi rivolti a tutte le categorie professionali”: spiega la Direzione Generale dell’Ausl della Romagna.
“E’ quanto mai evidente che è importante continuare a lavorare su questi aspetti per garantire non solo un accesso ai servizi più equo e senza discriminazioni ma anche per assicurare un ambiente di lavoro più inclusivo e sicuro”: conclude la Direzione Generale dell’Ausl della Romagna.
Anche Enrico Monti, segretario territoriale del PD Forlivese, e il gruppo consiliare del Partito Democratico di Forlì condannano l’episodio. “Il Partito Democratico di Forlì condanna con la massima fermezza il vile atto di omofobia subito da un dipendente dell’Ospedale Bufalini di Cesena. Questo gesto, scritto su un luogo di lavoro, rappresenta un attacco non solo a una persona, ma ai valori di rispetto e uguaglianza che la nostra comunità difende con convinzione. Esprimiamo la nostra piena e totale solidarietà a Mattia, vittima di questo ignobile attacco, e a tutta la comunità LGBTQIA+. Vogliamo che sappia di non essere solo in questa battaglia. Siamo e saremo sempre al suo fianco, pronti a denunciare ogni forma di discriminazione e a combattere l’odio in ogni sua manifestazione”.
“L’omofobia e ogni tipo di discriminazione non troveranno mai spazio né a Forlì, né in Emilia-Romagna. Il nostro impegno politico e civile è volto a costruire una società più giusta, inclusiva e accogliente, dove ogni persona sia libera di essere sé stessa, senza paura. Continueremo a lavorare per promuovere una cultura del rispetto reciproco, affinché episodi così vergognosi non debbano più ripetersi”: concludono Enrico Monti e il gruppo consiliare del Partito Democratico di Forlì.
Inoltre, anche CISL Romagna e CISL Funzione Pubblica Romagna condannano: “con ferma decisione il grave atto di omofobia che ha visto un dipendente dell’Ospedale Bnufalini di Cesena vittima di una scritta offensiva sul proprio armadietto. Questo gesto, oltre a rappresentare una profonda mancanza di rispetto verso la persona coinvolta, è un affronto a tutti i valori di dignità e uguaglianza su cui si fonda un ambiente di lavoro sano e inclusivo”.
“Il nostro pensiero e la nostra piena solidarietà vanno al collega che ha subito questa inaccettabile aggressione verbale. Non possiamo tollerare che un luogo di cura e assistenza diventi teatro di episodidi odio e discriminazione. Per questo, chiediamo con urgenza, che l’Azienda USL della Romagna e le istituzioni preposte agiscano con rapidità e trasparenza per: proteggere e supportare il lavoratore in ogni modo possibile, assicurando che non ci siano ulteriori ripercussioni personali o professionali; identificare i responsabili di questo atto vigliacco e procedere con immediate e decise sanzioni disciplinari; attivare percorsi formativi e iniziative di sensibilizzazione efficaci, per promuovere una vera cultura del rispetto e contrastare ogni forma di pregiudizio e bullismo all’interno delle strutture sanitarie”.
”Il luogo di lavoro deve essere, prima di tutto, un luogo dirispetto. È nostra responsabilità, come sindacato e come comunità ,garantire che ogni lavoratrice e lavoratore possa svolgere le propriemansioni in un contesto sicuro e sereno, libero da qualsiasi forma didiscriminazione”: concludono CISL Romagna e CISL FP Romagna.