(Sesto Potere) – Bologna – 13 gennaio 2025 – Disordini, tafferugli, lanci di sedie, oggetti, pietre, fumogeni, arredi da esterno, cassonetti, cartelli stradali e petardi, vetrine infrante, dehors distrutti, transenne di un cantiere rimosse, scontri di manifestanti con la polizia la scorsa notte – di sabato 11 gennaio – nel centro storico di Bologna, durante il corteo di giovani dei centri sociali in solidarietà con Ramy Elgaml, il giovane morto dopo un inseguimento con i carabinieri a Milano.
Uno striscione è stato appeso al portone di una basilica per chiedere verità e giustizia e si sono registrati anche atti minatori contro la sinagoga locale da parte dei gruppi antagonisti.
Le forze dell’ordine, con agenti e carabinieri in tenuta antisommossa, sono dovute intervenire per disperdere i rivoltosi, ma molti di loro hanno continuato a perpetrare atti vandalici in città.
Il bilancio della notte brava è di 10 feriti tra le forze dell’ordine e due persone fermate, denunciate e poi rilasciate: si tratta di un 23enne e un 30enne che dovranno rispondere di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, omesso preavviso e travisamento.
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha elencato i danni: “gruppi di violenti hanno devastato il centro storico della nostra città incendiando cassonetti, lanciando pietre e ogni sorta di oggetto contro le forze di polizia e i vigili del fuoco. Sono state infrante vetrine, agiti atti vandalici e imbrattati muri con scritte, rovesciate fioriere e dehor. Stiamo ancora facendo la conta dei danni, che comunque appaiono ingenti, in molte strade e piazze. Particolare preoccupazione va espressa per gli atti vandalici e le minacce contro la Sinagoga di Bologna, per la quale esprimo la mia solidarietà alla comunità ebraica. Così come esprimo solidarietà ai commercianti e lavoratori che hanno subito danneggiamenti, saremo al loro fianco”.
“Sin dal primo momento il personale di Hera e della Polizia locale è intervenuto a supporto della situazione e per tutta la notte si è lavorato per ripulire e sistemare i danni causati. Un lavoro che continuerà anche nella giornata di domenica. Voglio ringraziare tutto il personale delle forze dell’ordine intervenuto questa notte, anche perché ha dovuto lavorare in condizioni davvero complesse e pericolose, per tutelare l’incolumità di persone e cose. Hanno agito con grande professionalità e senso del dovere. A loro vanno il nostro sostegno e la nostra gratitudine”: ha aggiunto il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
“Nonostante i proclami di chi sulla rete ha promosso questo raduno violento, non vi è stata nessuna manifestazione politica ma solo devastazione. Un fatto di enorme gravità. A nome dei cittadini bolognesi chiedo che i responsabili vengano individuati, anche perché molte sono le immagini a disposizione. Come Amministrazione denunceremo e chiederemo i danni. Non ci sono cause giuste per devastare Bologna. Le istituzioni affronteranno unite quanto è successo.”: ha concluso il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
“L’aggressione alla Sinagoga di Bologna e i gravi atti vandalici che hanno colpito il centro storico della città sono fatti gravissimi, che colpiscono al cuore i valori di convivenza e rispetto su cui si fonda la nostra comunità. Esprimo piena solidarietà alla comunità ebraica, alle forze di polizia e a tutti i cittadini che hanno subito danneggiamenti, a nome mio e della Regione Emilia-Romagna”: ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, in merito agli scontri avvenuti la scorsa notte a Bologna, durante il corteo per Ramy.
“Non c’è giustificazione davanti a episodi di una simile gravità- ha sottolineato ancora il presidente de Pascale-: fatti come questi richiedono una risposta ferma e unitaria da parte delle istituzioni e dei cittadini, per riaffermare i valori di tolleranza, dialogo e rispetto che caratterizzano la nostra Regione. Voglio ringraziare le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e tutto il personale intervenuto con coraggio e professionalità in una situazione così complessa, con l’auspicio che quanto prima siano individuati i responsabili”.
E con una nota anche il direttivo regionale della Democrazia Cristiana dell’ Emilia Romagna – prima firmataria Simona Vietina, commissario regionale della Dc – , esprime: “forte condanna verso gli episodi di violenza verificatisi durante le manifestazioni recenti, tra cui gli scontri a Bologna e nelle altre città italiane” e commenta: “Pur comprendendo e rispettando il diritto alla protesta, è fondamentale ricordare che il dissenso non può mai giustificare l’uso della violenza contro chi opera ogni giorno per garantire la sicurezza di tutti, come le forze dell’ordine. È inaccettabile che la legittima ricerca di giustizia venga strumentalizzata per attaccare fisicamente chi sta in prima linea per proteggere i cittadini. Non vogliamo tornare al pensiero di Pasolini, ma è importante ricordare che non si può e non si deve confondere la manifestazione di opinioni con l’aggressione. Nessuna forma di violenza può essere tollerata, tanto meno quella che mina la sicurezza e la serenità della nostra comunità. A favore dei lavoratori del comparto sicurezza, chiediamo di unirci per proteggere i valori della convivenza civile e della democrazia. La giustizia si fa con il dialogo, non con la violenza”.
“Dopo la devastante manifestazione di Bologna, due notazioni. La prima riguarda la nostra totale solidarietà alla comunità ebraica di Bologna, alle aziende e alle proprietà private devastate e alle forze dell’ordine per l’ennesima volta in prima linea a difendere la nostra sicurezza. La seconda considerazione riguarda invece il ‘tardivo risveglio’ del sindaco Matteo Lepore di fronte alle violenze perpetrate dagli squadristi di sinistra e dagli antagonisti coadiuvati da frange evidentemente pro-pal e antisemite. Neppure nel suo tiepido messaggio post manifestazione Lepore riesce a condannare in modo netto le matrici ideologiche delle ignobili violenze dei manifestanti. È evidente che c’è un fil rouge che accomuna le analoghe manifestazioni organizzate più o meno simultaneamente in alcune altre città, oltre Bologna, amministrate dalla sinistra. L’obiettivo è creare devastazioni e caos, aggredire le istituzioni pubbliche e attaccare le forze dell’ordine mai delegittimate come in questi mesi dalla stessa sinistra e dal Pd che, solo oggi, cerca di correre ai ripari con tardive dichiarazioni di solidarietà”: commenta il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.
“Mai come in questa occasione Lepore e gli altri sindaci di sinistra dovrebbero pronunciare un mea culpa per aver vezzeggiato, scusato, difeso e perfino appoggiato in questi mesi le aree dell’estremismo anche islamista. Perfino la solidarietà espressa dal primo cittadino alla comunità ebraica di Bologna per l’aggressione alla sinagoga appare in qualche modo ‘pelosa’ se la si confronta con la polemica di qualche giorno fa quando Lepore giustificò la decisione di apporre a Palazzo d’Accursio la bandiera palestinese dando nei fatti il nulla osta a una presa di posizione istituzionale del tutto ideologica evidentemente più rivolta al dibattito politico nazionale che non alla ricerca della pace”: ha concluso Morrone.
Ed anche il Movimento 5 Stelle dell’ Emilia-Romagna – con una nota inviata ai mss media dal senatore Marco Croatti esprime “la più ferma condanna per i gravi episodi di violenza verificatisi questa notte nel cuore di Bologna” e spiega: “Gli atti vandalici contro spazi pubblici e privati, le minacce dirette alla Sinagoga e gli scontri con le forze dell’ordine rappresentano un attacco non solo alla sicurezza dei cittadini, ma anche ai valori di democrazia, convivenza civile e rispetto che devono caratterizzare la nostra comunità”.
“Esprimiamo piena solidarietà agli agenti delle forze dell’ordine che sono intervenuti in condizioni difficili per ristabilire l’ordine e tutelare la sicurezza pubblica, ai cittadini che hanno subito danni e alla Comunità Ebraica di Bologna, che è stata oggetto di minacce inaccettabili. È fondamentale che tutti, al di là delle appartenenze politiche, si uniscano in una condanna netta e senza ambiguità di questi episodi”: aggiunge il Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna che chiede: “con forza che le autorità competenti facciano chiarezza su quanto accaduto, identificando e perseguendo i responsabili di questi atti violenti. Non possiamo permettere che episodi di questo genere passino sotto silenzio o vengano in qualche modo giustificati: la violenza non può essere mai una risposta, qualunque sia il contesto. E riteniamo essenziale avviare un confronto serio su come prevenire e contrastare simili episodi in futuro, rafforzando non solo la sicurezza delle nostre città ma anche il dialogo tra le diverse componenti della società. È nostro dovere promuovere il rispetto reciproco, la tolleranza e la difesa dei diritti fondamentali di ogni individuo”.