(Sesto Potere) – Forlì/Bologna – 27 novembre 2025 – La riforma della medicina territoriale e l’evoluzione dei servizi di prossimità sono stati al centro dell’iniziativa pubblica promossa dalla Consigliera regionale Valentina Ancarani, dal titolo “La salute al centro – Come evolve la medicina territoriale nel contesto regionale e locale”.
Alla serata hanno preso parte il dott. Francesco Sintoni, il dott. Giuseppe Benati, la dott.ssa Silvia Mazzini e la dott.ssa Antonella Liverani, offrendo un quadro chiaro e approfondito della trasformazione in corso.
Nel confronto è emerso come il DM77/22 stia ridisegnando il modello organizzativo della sanità territoriale, attraverso il potenziamento delle Case di Comunità, degli Ospedali di Comunità, dei Centri di Assistenza Urgenza (CAU), delle COT, e con l’introduzione di figure chiave come gli infermieri di famiglia e comunità.
«Si tratta di una trasformazione profonda – ha spiegato Ancarani – che porta i servizi vicino alle persone, rafforza la presa in carico delle fragilità e costruisce percorsi più vicini ai bisogni reali delle comunità. Il nostro obiettivo è rendere più semplice e accessibile la risposta sanitaria quotidiana dei cittadini».
Un passaggio centrale della serata ha riguardato i risultati del CAU di Forlì, inaugurato a giugno di quest’anno, che sta mostrando indicatori di forte efficacia. Il Centro registra una media di 63 accessi al giorno, con l’80% di dimissioni a domicilio e tempi di attesa molto contenuti, pari in media a 1 ora e 23 minuti dal triage alla presa in carico. L’impatto sul Pronto Soccorso è significativo: rispetto al 2024 si contano 2.427 accessi in meno, pari a –13,8%, equivalenti a circa 14 accessi giornalieri in meno. Anche le tempistiche interne del PS migliorano sensibilmente, con una riduzione complessiva dei tempi di oltre un’ora e mezza per i codici a bassa complessità; il tempo tra triage e visita passa da 3 ore e 48 minuti nel 2023 a 2 ore e 51 minuti nel 2025, con una diminuzione di 57 minuti.
«Questi dati confermano che il CAU funziona – ha dichiarato Ancarani – perché intercetta in modo appropriato i bisogni a bassa criticità, riduce la pressione sul Pronto Soccorso e migliora la qualità delle cure. È un tassello fondamentale della sanità che vogliamo costruire: più vicina e più efficiente».
Accanto al ruolo degli infermieri di famiglia e comunità, è stata evidenziata anche la crescita della psicologia all’interno delle Case di Comunità, un elemento innovativo introdotto nel 2023 con Delibera regionale n. 2185. Nel primo semestre 2025, il servizio ha registrato 150 utenti trattati, 100 nuovi accessi, 919 prestazioni dirette e 8 gruppi di intervento già realizzati, con ulteriori 13 gruppi in fase di attivazione.
«Questi numeri – ha sottolineato Ancarani – confermano quanto la dimensione psicologica, emotiva e relazionale sia oggi parte integrante della salute. La presenza stabile degli psicologi nelle Case di Comunità rappresenta un passo decisivo per sostenere il benessere delle persone e per offrire strumenti concreti alle famiglie che vivono situazioni di fragilità».
«Il lavoro che stiamo portando avanti – ha concluso la Consigliera regionale del Pd – è corale e coinvolge professionisti, amministrazioni, servizi territoriali e cittadini. Stiamo costruendo un sistema sanitario più moderno e più vicino alle comunità, capace di integrare competenze diverse e di dare risposte rapide, appropriate e di qualità ai bisogni delle persone».

