(Sesto Potere) – Bologna – 15 aprile 2025 – “La cura del paziente viene prima degli accordi di fornitura. Oggi, in Aula, la Giunta ha risposto al question time che ho presentato sulla situazione e sul futuro dell’Irst di Meldola, alla luce delle notizie apparse sulla stampa negli ultimi giorni: ritengo necessario e doveroso che si faccia chiarezza”. Così dichiara Luca Pestelli, consigliere regionale FDI, e poi approfondisce.
“Giovedì 10 aprile ‘Il Resto del Carlino’ aveva riportato un passaggio del verbale di bilancio previsionale 2024 dello stesso Irst secondo il quale sarebbero mancati all’appello dell’ente 3,2 milioni di euro, somme relative ad interventi e non riconosciute dall’Ausl Romagna in applicazione dell’accordo di fornitura. L’equilibrio economico sarebbe stato raggiunto con risorse straordinarie e non strutturali: eredità, donazioni private ed un utilizzo aggiuntivo del fondo del 5 per mille. La Giunta, per tramite del Sottosegretario Manuela Rontini, ha ribadito in Aula quanto già sostenuto dal Presidente De Pascale a mezzo stampa, ossia che l’Ausl Romagna, nel bilancio 2023, ha integralmente riconosciuto all’Irst quanto previsto dagli accordi di fornitura, ed evidenziato una collaborazione in crescita, dal punto di vista economico. Tale risposta, tuttavia, non rappresenta una smentita delle notizie di stampa”: sostiene sempre Luca Pestelli.
“La tutela della salute non può limitarsi al formale rispetto di accordi di fornitura ’in misura […] originariamente prevista’: la cura del paziente deve evidentemente rivestire un ruolo preminente e una struttura strategica per la salute dei cittadini non può legare il proprio destino e la propria stabilità in via necessaria all’erogazione di fondi non strutturali. Allo stesso modo, a mio parere, il Presidente De Pascale non centra totalmente il punto proponendo di incentivare economie di scala. Stiamo infatti parlando di altro: ci sono prestazioni erogate a persone malate di cancro che l’Ausl non ha riconosciuto. Se ci sono necessità di cura, anche oltre a quelle ‘originariamente previste’, o se ne contesta l’appropriatezza (e questo non risulta che sia accaduto) oppure va garantita anche economicamente la fornitura di servizi ai pazienti oncologici della Romagna. E questo perché la sanità non cura gli accordi, cura le persone”: continua Luca Pestelli.
“La visione del Prof. Dino Amadori era sicuramente innovativa e futuristica già dalla fase di progettazione – chiosa Pestelli -, ed ancora è attuale oggi, a fronte di una situazione contingente che necessiterebbe sempre di più di un sistema sanitario realmente integrato e vicino ai cittadini. La politica deve tutelarla, nell’interesse della salute dei cittadini”.