(Sesto Potere) – Bologna, 18 luglio 2024. Inizia a luglio il piano di riduzione delle attività estive degli ospedali e delle prestazioni mediche a Bologna e provincia. Tra tagli dei posti letto nei reparti, riduzione delle attività chirurgiche e riduzione delle attività ambulatoriali, la situazione è davvero preoccupante.
A darne notizia è la consigliera regionale Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia, che evidenzia di seguito alcune delle rimodulazioni.
In merito al Policlinico di Sant’Orsola, Castaldini evidenzia l’assetto dell’area chirurgica generale e specialistica, con una riduzione dell’attività della sala operatoria con maggiore concentrazione della contrazione dal 22 luglio all’8 settembre, con conseguente riduzione dei posti letto chirurgici dei ricoveri in elezione. Più nello specifico: l’area post acuti avrà una riduzione di 18 posti letto, l’area chirurgia generale e specialistica avrà una riduzione di 21 posti letto, il polo CTV (media e bassa intensità) avrà una riduzione di 30 posti letto, in pediatria si prevedono 20 posti letto in meno, in urologia 32 posti letto in meno.
Per quanto riguarda le sale operatorie, Castaldini segnala quanto segue: l‘attività chirurgica ortopedica avrà una riduzione del 50% (-220 ore), la chirurgia generale e dei trapianti avrà una riduzione del 50% (-440 ore), al polo CTV si prevede una riduzione del 47% (-576 ore), l’attività chirurgica legata alla pediatria generale-specialistica e alla neurochirurgia pediatrica conoscerà una riduzione del 43% (-164 ore), la ginecologia e ostetricia avrà una riduzione dell’attività chirurgica del 50% (-250 ore), così come per l’urologia, mentre a Budrio la riduzione sarà addirittura del 100%.
Si prevedono chiusure e riduzioni anche all’ospedale Maggiore nota la capogruppo di Forza Italia. Al dipartimento chirurgie generali, fino al 4 agosto viene chiusa la seconda sala pomeridiana relativa alla Piastra endoscopica, così come dal 26 agosto al 30 settembre, mentre dal 5 al 25 agosto c’è una rimodulazione degli orari. Presso il dipartimento emergenza, la terapia intensiva del 12° piana sarà chiusa dall’11 luglio all’8 settembre (-8 posti letto). Al dipartimento rete medico specialistica ospedaliera e territoriale, fino al 19 agosto la cardiologia passa da 20 posti letto a 12 posti letto. Calo del numero dei posti letto anche alla chirurgia vascolare dell’IRCCS AOSP (-12 posti letto dal 27 luglio all’8 settembre).
Mentre all’Istituto ortopedico Rizzoli, si segnala la riduzione delle attività chirurgiche nel periodo luglio 2024 – agosto 2024. In particolare, se a luglio le slot di sala settimanali medie sono 81,5, ad agosto scenderanno a 37,5, con una riduzione di ben 44 slot. In sostanza, a luglio le ore di sala settimanali medie sono 489, ad agosto diventeranno 225, con un delta di ben 264. Castaldini segnala inoltre i reparti di degenza in chiusura: SC Clinica ortopedica e Traumatologica II, SC Chirurgia Ortopedica ricostruttiva e tecniche innovative (CORTI), SC spalla-gomito, SC Chirurgia protesica, SC Clinica IV-Ortoplastica, SS Chirurgia generale e toracica muscolo scheletrica, SC medicina fisica e riabilitativa, attività in libera professione.
Al Bellaria chiudono il Cup, il day service di neurologia e la radioterapia oncologica, mentre sono chiuse per oltre un mese la Neuropsichiatria infantile e la medicina riabilitativa infantile. E a Bazzano – continua la capogruppo di Forza Italia – non si svolgono gli interventi ambulatoriali, l’endoscopia e rimane aperta solo una sala operatoria dalle 8 alle 14. A Loiano i letti di lungodegenza e di cure intermedie passano da 8 a 3, a Porretta sono ridotti del 50% i posti letto di chirurgia e ortopedia, mentre l’endoscopia è chiusa. A Vergato chiudono i blocchi operatori, le sale endoscopiche e i letti di cure intermedie. E a San Giovanni in Persiceto chiudono i day surgery e le sale per gli interventi minori, e vengono ridotte le degenze di 22 posti letto.
Detto tutto questo Valentina Castaldini, capogruppo in Regione di Forza Italia, commenta: «Come al solito, tutti i proclami e le dichiarazioni pompose fatte dalla giunta uscente si scontrano con la dura realtà. Come le dichiarazioni sulle liste d’attesa, dichiarate recuperate nel 2020 e in estremo ritardo nel 2021. Il tema della riduzione delle attività estive si riflette su migliaia di famiglie, per cui i cittadini sono stanchi di ascoltare le promesse, ormai inutili, da parte della giunta regionale. Da tempo dico che l’unica cosa che serve in questa Regione è una riforma complessiva della sanità emiliano-romagnola, una riforma strutturale che guardi davvero al futuro di questa regione».