(Sesto Potere) – Bologna – 30 giugno 2025 – Non chiamatelo “ripopolamento”, ma piuttosto “neo-popolamento”: il ritorno alla montagna come scelta di vita più naturale, meno caotica, più equilibrata non è solo il vagheggiamento di una possibile utopia, ma una realtà, come conferma il Rapporto Montagne Italia 2025 dell’Unione Comunità Montane.
Secondo i dati dell’ultimo quinquennio (2019-2023), il saldo tra i movimenti della popolazione in ingresso e in uscita dalla montagna torna a essere positivo con 100 mila nuovi abitanti e una netta maggioranza della popolazione italiana rispetto a quella straniera, che nel quinquennio precedente aveva “salvato” la montagna dallo spopolamento (64 mila contro 36 mila).
Merito dei nuovi investimenti, specialmente legati al PNRR, del miglioramento di servizi come asili, trasporti e l’allargamento della banda ultralarga, che migliorano la qualità della vita nei territori montani.
Con un primato tutto regionale: l’Emilia-Romagna guida infatti la classifica delle regioni con il maggior numero di comunità territoriali montane che garantiscono standard elevati di vita (quasi la metà del totale sono presenti in regione).
È in questo contesto di riscoperta della montagna non solo come meta turistica, ma come ecosistema di opportunità per un progetto di vita e lavoro che si inserisce il progetto “Vivere e lavorare in Appennino – L’Appennino è casa mia”, il ciclo di incontri promosso dalla Città metropolitana e dal Comune di Bologna in programma fino a novembre, rivolto a studenti, famiglie, professionisti e lavoratori – con un’attenzione speciale ai profili ad alta specializzazione – intenzionati a trasferirsi sul nostro Appennino.
E il secondo incontro di questa rassegna si è svolto sabato 28 giugno allo Spazio Il Faro di Monghidoro con “Destinazione Appennino”, una giornata immersiva per conoscere il territorio e chi ha qui avviato le proprie attività, e per illustrare le opportunità di sviluppo in chiave imprenditoriale per la valorizzazione dei luoghi.
A guidare l’incontro sono stati Sara Donati e Luca Cantelli dello Sportello Vivere e lavorare in Appennino di BIS Bologna Innovation Square, che quotidianamente offre un servizio di promozione e supporto alla nuova residenzialità e allo sviluppo sostenibile nel territorio montano.
Lo sportello fisico è attualmente attivo nel Comune di Castiglione dei Pepoli e in procinto di trasferirsi nella sede del Centro di Ricerche ENEA del Brasimone, e opera attraverso incontri online o in presenza.
A seguire s’è svolta anche una tavola rotonda assieme alle imprese e associazioni del territorio per raccontare le storie di chi ha scelto l’Appennino e le concrete opportunità offerte dal tessuto locale. Presenti anche neo abitanti della zona che racconteranno la loro esperienza di vita in Appennino e agenzie immobiliari locali per approfondire le informazioni legate alle possibilità abitative dell’area.