domenica, Ottobre 12, 2025
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Rissa con coltello tra minorenni a Forlì, 5 feriti. Il Pd: Forte preoccupazione, è una sconfitta educativa e formativa

(Sesto Potere) – Forlì – 12 ottobre 2025 – Sabato 10 ottobre, nella primissima mattinata, in via Romanello, a pochi passi dall’istituto professionale “Ruffilli” di Forlì, nei pressi dei giardini San Domenico, in piazza Guido da Montefeltro, a pochi metri dal comando della Guardia di Finanza, s’è scatenata una rissa tra un gruppo di studenti, anche giovani stranieri di seconda generazione.

I giovani, che poco prima dell’inizio delle lezioni si sono sfidati a suon di insulti, sono passati, poi, alle vie di fatto ed hanno anche sfoderato coltelli, aggredendosi l’un l’altro.
Il bilancio del  tafferuglio è di quattro ragazzi, un maggiorenne e gli altri minorenni, rimasti feriti. Ed una quinta ragazza che ha utilizzato i servigi del Pronto soccorso.
I giovani sono stati soccorsi e poi ricoverati negli ospedali di Forlì e il più grave al Bufalini di Cesena. 
Successivamente, i protagoinisti della colluttazione sono stati dimessi con prognosi tra i 10 e i 21 giorni.

Sul caso indaga la Polizia di Stato, Questura di Forlì.
E al vaglio degli inquirenti ci sono i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona e sono state raccolte numerose testimonianze per cercare di risalire a tutti i protagoinisti della zuffa.
Recuperato sul posto anche un coltello gettato da uno dei ragazzi in un tombino.
Sul posto si sono portati anche i sanitari del 118 ed i vigili del fuoco. 

A commentare l’episodio intervengono con una nota unitaria il Partito Democratico Forlivese (nella foto in alto il segretario territoriale del PD Forlivese Enrico Monti, nella foto a lato il segretario comunale ed anche consigliere comunale di Forlì Michele Valli, ndr) e il Gruppo Consiliare comunale del PD Forlì che affermano: “Siamo molto preoccupati per il grave episodio avvenuto ieri mattina davanti all’Istituto Ruffili dove una rissa fra studenti adolescenti si è conclusa con il ferimento di ben tre ragazzi, uno dei quali ricoverato all’ospedale Bufalini. Purtroppo l’accaduto rappresenta solo l’ultimo, sebbene il più grave, di una serie di episodi di microcriminalità e devianza giovanile, che sono lo specchio di un disagio importante che esiste anche nella nostra città e non può più essere preso alla leggera o liquidato con slogan banali e vuota retorica. Seppur esista naturalmente un risvolto legato alla necessità di maggiore sicurezza e controllo del territorio, quando gli artefici di comportamenti devianti, o addirittura violenti, sono giovanissimi è evidente che la repressione non può essere che l’ultima delle azioni che le istituzioni devono mettere in atto. Quando non resta altra strada che l’azione di polizia, significa che abbiamo già conosciuto una sconfitta educativa e formativa”.

“Naturalmente Forlì, come tutta la nostra Regione, dispone di una serie di strumenti e servizi rivolti al mondo giovanile. Tuttavia, di fronte al diffondersi di situazioni come queste, serve probabilmente investire di più e innovare le politiche. Servono progetti ad hoc, e non solo eventi sporadici, indirizzati verso i giovani a rischio e collocati all’interno di una riflessione complessiva sulla questione giovanile, che porti al rilancio di politiche lungimiranti come quelle che il nostro territorio è stato capace di mettere in campo in passato attraverso l’esperienza dei Progetti giovani, giustamente considerati per decenni un modello a livello nazionale”: aggiungono ancora il Partito Democratico Forlivese e il Gruppo Consiliare comunale del PD Forlì.

Fra le proposte degli esponenti Dem: “Dobbiamo rispondere al bisogno degli adolescenti di spazi e di luoghi di aggregazione soprattutto nei quartieri in cui ci sono maggiori situazioni di fragilità, anche sociale, per prevenire e intercettare fenomeni di disagio prima che assumano forme di devianza. Dobbiamo rafforzare le reti educative presenti sul territorio, con il coinvolgimento di tutti i soggetti a partire dalla scuola, in una logica di vera e propria comunità educante.”

“In questa direzione vanno del resto le iniziative portate avanti dalla Regione, a partire dalle sperimentazioni rivolte a tenere aperte le scuole anche in orario pomeridiano affinché diventino veri centri di comunità e aggregazione, capaci di favorire la socializzazione e la crescita dei giovani attraverso l’offerta di attività sportive, culturali, ecc.  Crediamo che le istituzioni, a partire dal Comune, debbano essere il perno di una alleanza con tutti i soggetti che sono in prima fila nella relazione con i ragazzi, a cominciare dalle scuole, dalle associazioni, dai quartieri, alle parrocchie, e che debbano soprattutto lavorare per coinvolgere i giovani stessi, inventando anche nuove forme di partecipazione, affinché i ragazzi siano soggetti attivi e protagonisti della costruzione di nuove risposte ai loro bisogni.  Sono queste richieste che da tempo stiamo portando avanti anche nei confronti del Comune di Forlì al quale chiediamo ora di attivarsi senza indugi, perché la situazione sta diventando preoccupante e non ammette ulteriori rinvii”: concludono .