domenica, Marzo 30, 2025
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Rischio idraulico in Bassa Romagna, a Fusignano (Ra) il primo consiglio dedicato al tema

(Sesto Potere) – Fusignano (Ra) – 29 marzo 2025 – Si è svolto mercoledì 26 marzo all’auditorium «Arcangelo Corelli» di Fusignano il Consiglio straordinario dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, interamente dedicato alla gestione del rischio idraulico del territorio.

Aperto a tutti i consiglieri nonché alla cittadinanza, è stato il primo di una serie di incontri per informare i cittadini sullo stato di attuazione delle opere e delle azioni in corso per la sicurezza idrogeologica e idraulica del territorio romagnolo.

Numerosi gli interventi tecnici della serata: David Minguzzi, coordinatore della Protezione civile della Bassa Romagna, ha illustrato il Piano di emergenza di protezione civile e tutti i protocolli di emergenza. Federico Vespignani, responsabile dell’unità organizzativa per la ricostruzione privata, ha illustrato i contributi attivi e le modalità di accesso. È intervenuta inoltre Paola Silvagni, capo settore progettazione lavori del Consorzio di bonifica della Romagna occidentale, che ha illustrato il ruolo della rete di scolo secondaria (ovvero quella in capo al consorzio di bonifica, che include fossi e canali, ma non i fiumi) e i lavori effettuati negli ultimi anni per migliorare il drenaggio delle acque. Presente inoltre Manuela Rontini, sottosegretaria alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, che ha illustrato le azioni e i progetti attivi in capo alla Regione in concerto con la struttura commissariale per mettere in sicurezza il territorio.

«Abbiamo pensato questo momento come un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della sicurezza idrogeologica del nostro territorio e condividere un patrimonio di informazioni utili nel nostro costante dialogo con la cittadinanza. – sottolinea il sindaco Nicola Pondi, delegato per la Protezione idraulica dell’Unione -. Cittadini consapevoli e informati sono cittadini che ci aiutano nella gestione dell’emergenza. Paura, rabbia e sfiducia possono essere superate se sapremo comunicare la complessità del momento che stiamo affrontando e fornire una chiara prospettiva. Le alluvioni di maggio 2023 e gli eventi successivi ci hanno dimostrato che le infrastrutture idrauliche di cui disponiamo non sono più sufficienti a contenere l’acqua di eventi eccezionali. Le manutenzioni sono importanti e vanno fatte, ma non risolvono da sole il problema. Serve una strategia a lungo termine per ripensare e riadattare il nostro territorio di fronte alla nuova scala di eventi che stiamo vivendo. Di fronte a una fase storica come questa, non possiamo sottrarci dalla responsabilità di preservare l’attrattività delle nostre comunità, garantendo una prospettiva di futuro e consegnare alle nuove generazioni un territorio più sicuro».

«Con la nuova struttura commissariale abbiamo assistito a uno scatto di velocità nella gestione degli investimenti e rimborsi legati alle alluvioni, complice l’esperienza pluriennale del commissario Fabrizio Curcio in tema di protezione civile – rimarca la presidente della Provincia di Ravenna, Valentina Palli -. I nostri bilanci, che sono pubblici, parlano chiaro: le risorse assegnate fino ad oggi ci permettono esclusivamente di riportare il nostro territorio alle condizioni di sicurezza precedenti a maggio 2023, ma sappiamo benissimo che questo non basta. Le opere fatte fino ad oggi ci hanno permesso di rinforzare i fiumi, ma non ci sono ancora quelle opere migliorative fondamentali per il contenimento dell’acqua. La struttura commissariale è al corrente di questa esigenza e presto arriveranno nuove risorse».

«Vorrei ricordare che viviamo tutti in questo territorio – chiosa la presidente Palli -. Qui ci sono le nostre famiglie, le nostre case, i nostri investimenti. Nessuno trae beneficio da un territorio a rischio: per questo trovo che sia inutile dividersi in tifoserie, mentre servono coesione e unità di intenti, poiché tutti puntiamo ai medesimi risultati».