(Sesto Potere) – Faenza – 17 luglio – “Un motivo di grande soddisfazione e una vera svolta auspicata da tempo. Parliamo di un progetto realmente strategico per la crescita, lo sviluppo e la trasformazione della città su cui si è lavorato con determinazione.” È questa, in sintesi, la reazione a caldo dell’amministrazione comunale di Faenza e della consigliera regionale Manuela Rontini, esponente del Pd, faentina, all’indomani della formalizzazione da parte della Regione Emilia-Romagna del Protocollo d’intesa tra Regione, Comune, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e Fs Sistemi Urbani S.p.A. per la rigenerazione delle aree della stazione ferroviaria di Faenza e la realizzazione di una nuova piattaforma logistica integrata.
Si tratta, come annunciato ieri dall’assessore regionale ai trasporti Andrea Corsini, di un’intesa che consentirà finalmente l’avvio della progettazione degli interventi sullo scalo ferroviario di Faenza e di mettere al tavolo tutti i soggetti coinvolti dagli interventi di delocalizzazione dall’attuale area dello scalo merci, adiacente alla stazione, per la realizzazione di una nuova piattaforma logistica integrata e più moderna lungo l’asse strategico di via Granarolo, con annesso terminal ferroviario.
Per il vicesindaco e assessore alle attività produttive Andrea Fabbri (nella foto in alto): “si tratta di un atto fondamentale che consentirà di passare dalle parole ai fatti. La realizzazione di un nuovo scalo merci nel comparto produttivo di via Granarolo, lungo l’asse ferroviario per Ravenna, è decisiva per lo sviluppo di una logistica integrata a servizio del tessuto produttivo dell’intero territorio. Già oggi Faenza ha volumi di trasporto merci che giustificano interventi migliorativi ma il nuovo scalo merci moderno e intermodale renderà il territorio molto più infrastrutturato e quindi appetibile e concorrenziale per le nostre aziende e quelle che si vorranno insediare a Faenza, oltre a portare grandi benefici ambientali”.
Su quest’ultimo aspetto si sofferma l’assessore all’ambiente e alla mobilità Luca Ortolani: “la delocalizzazione dell’attuale scalo merci era la condizione fondamentale per completare il progetto di riqualificazione complessiva dall’area dell’attuale stazione FS con nuovi parcheggi e la nuova stazione degli autobus, ma anche per liberare un quartiere da un traffico di autoarticolati importante nel cuore del centro residenziale. Ai cittadini di via Scalo merci e di tutto il quartiere avevamo chiesto pazienza, perché la chiusura nella posizione attuale non fosse una perdita di opportunità di occupazione e sviluppo: oggi possiamo dire di avere centrato questa prospettiva. Per il territorio di Faenza è un ulteriore passo verso una crescita sostenibile, dal punto di vista ambientale, perché si realizzerà una infrastruttura capace di spostare traffico dalle strade alla ferrovia e al Porto di Ravenna, ma anche dal punto di vista sociale, perché la nuova piattaforma di logistica integrata garantirà sostenibilità anche dal punto di vista occupazione e di benessere economico del territorio.”
Per Manuela Rontini che fin dall’inizio di questo percorso si è fatta portavoce in regione delle istanze riguardanti la stazione ferroviaria, affiancando il Comune nel dialogo con Ferrovie dello Stato: “la realizzazione della nuova piattaforma logistica è coerente sia con l’azione di potenziamento della rete dei collegamenti per l’integrazione tra il sistema produttivo del territorio, sia con i grandi sistemi della logistica e dei trasporti prevista dalla pianificazione regionale. L’abbinamento del nuovo scalo merci con il progetto in corso di rigenerazione urbana della stazione, che prevede la realizzazione della nuova stazione degli autobus, il riordino aree esterne alla stazione ferroviaria, il collegamento con via Filanda Nuova e molto altro fa capire la portata complessiva degli interventi che cambieranno volto a un pezzo strategico della città”.