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Rinnovo CCNL Metalmeccanici, a Forlì un incontro con Federmeccanica

(Sesto Potere) – Rimini – 12 dicembre 2024 – Si è tenuto nella sede di Forlì di Confindustria Romagna un incontro tra le imprese delle sezioni Metalmeccanica e Impianti e il Direttore Generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, che ha aggiornato sull’andamento della trattativa di rinnovo del contratto collettivo nazionale e ha illustrato la proposta di CCNL ESG presentata da Federmeccanica ed Assistal alle Organizzazioni Sindacali il 10 ottobre scorso.

Sono intervenuti Tomaso Tarozzi, vicepresidente dell’Associazione con delega alle relazioni industriali, Luca Vici e Luciano Frassineti, Presidenti sezioni Metalmeccanica e Impianti di Confindustria Romagna, e Antonio Pescosolido, Dirigente Relazioni Industriali di Federmeccanica.

“Tutte le garanzie e i benefici previsti nell’ultimo contratto vengono confermati nella proposta, che aggiunge trattamenti migliorativi – riassume Tarozzi – più sostenibilità e solidarietà, più tutele e inclusione, oltre ai benefici economici”. Viene previsto il mantenimento del meccanismo di adeguamento retributivo all’andamento dell’inflazione, che nel periodo di vigenza del CCNL 2021 ha determinato un adeguamento dei minimi tabellari pari a 310 euro lordi al livello C3.

“Avere una visione, immaginare il futuro ed essere allo stesso tempo pragmatici. Questo è l’atteggiamento di Federmeccanica. È necessario trovare, sempre e ad ogni livello, la convergenza tra competitività e sostenibilità. La nostra proposta va in questa direzione” ha concluso Franchi.

Tra i punti qualificanti, si segnalano: più conciliazione vita-lavoro; il riconoscimento di 700 euro lordi annui, a fronte di un margine operativo lordo su fatturato superiore al 10% e incrementale per i dipendenti di tutte le aziende che non hanno premi di risultato o altri elementi economici collettivi; l’importo sarà di 350 euro lordi in caso di presenza di elementi individuali; l’innalzamento dei flexible benefits a 400 euro a regime, nel caso in cui gli attuali 200 euro vengano destinati a servizi con valore sociale e ambientale (rette asili nido, acquisto libri scolastici, trasporto pubblico, assistenza anziani); la tutela dell’autosufficienza con copertura assicurativa gratuita, che garantirà una rendita pari a 600 euro mensili lungo tutta la vita in caso di insorgenza di non autosufficienza.
Previsti anche: l’anticipo degli aumenti periodici di anzianità, mediante il riconoscimento del nuovo Elemento di Continuità Professionale e l’aggiunta di un ulteriore biennio rispetto ai cinque esistenti; il miglioramento delle prestazioni di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti e loro familiari delle fasce più deboli e della previdenza complementare, in particolare per neoassunti giovani e donne; le politiche di genere per l’occupazione e la crescita professionale del personale femminile; e il rafforzamento della prevenzione e il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati nella sicurezza sul lavoro in tutte le aziende grandi e piccole; e più conciliazione vita-lavoro.