(Sesto Potere) – Rimini – 2 gennaio 2025 – Con una nota l’amministrazione comunale di Rimini si unisce al dolore dei familiari per la scomparsa questa mattina di Mario Guaraldi, l’editore indipendente riminese fondatore dell’omonima casa editrice, al quale, proprio lo scorso 20 dicembre, la città di Rimini aveva conferito il Sigismondo d’Oro.
Un riconoscimento attribuitogli con questa motivazione: “Per avere rappresentato, in oltre cinquant’anni di attività, una figura pionieristica nel panorama dell’editoria italiana indipendente, valorizzando autori e tematiche alternative che sono state di enorme stimolo per la crescita culturale del Paese. Per non avere mai perduto la fiducia nella necessità della voce critica, laica e non condiscendente al potere, considerata elemento imprescindibile nell’economia di un dibattito culturale e sociale improntato al confronto libero e democratico delle idee. Per avere valorizzato uomini e fatti della storia e della cronaca di Rimini attraverso inedite e sofisticate pubblicazioni, capaci di inserire l’opera nel migliore contesto critico per una lettura che andasse oltre il presente”.
L’Amministrazione comunale di Rimini offre la sua vicinanza alla famiglia agli amici e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere l’editore Mario Guaraldi, scomparso all’età di 83 anni, grande personalità del mondo culturale, giornalista, impresario teatrale, organizzatore di festival e convegni.
Lo ricorda così il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad: “Se ne è andato stamattina Mario Guaraldi. Una grande perdita per la nostra città e per il mondo culturale italiano, di cui Mario è stato grande protagonista come pioniere di una editoria indipendente che ha dato un formidabile contributo allo svecchiamento intellettuale e alla diffusione popolare di testi e autori sconosciuti, dimenticati, ai margini della cultura ufficiale. Al dolore e al cordoglio della città, si aggiunge una consapevolezza: Mario e Rimini hanno saputo e voluto tornare a darsi idealmente la mano, dopo le incomprensioni che ne hanno segnato il rapporto talvolta conflittuale. Ho incontrato Mario Guaraldi pochi giorni prima della cerimonia del Sigismondo d’Oro, a lui assegnato, avvenuta il 21 dicembre e a cui non ha potuto fisicamente partecipare a causa delle sue condizioni di salute. Ha detto un semplice, ma significativo, ‘grazie’. Voglio pensare che per arrivare a quel ‘grazie’, a quel giusto riconoscimento che la città gli ha attribuito, Mario abbia tenacemente resistito fino all’ultimo. Per salutare come si deve il luogo dove si cresce e per lasciarsi alle spalle le incomprensioni, come avviene tra chi si vuole bene. Un abbraccio forte alla moglie Maria e a tutta la famiglia”.