(Sesto Potere) – Rimini – 4 luglio 2024 – Nel tardo pomeriggio del 1° luglio 2024 personale della Polizia di Stato, della Questura di Rimini, ha tratto in arresto una ragazza straniera resosi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia. Nello specifico, verso le ore 19:00, un equipaggio di volante, su disposizione della locale Sala Operativa, veniva inviata nei pressi di un abitazione a Rimini dove vi era stata una discussione in famiglia per motivi riguardanti del denaro.
Una volta arrivati sul posto i poliziotti sentivano forti urla e non appena salivano la tromba delle scale notavano un uomo ed una donna scappare dalla paura che riferivano essere i genitori.
Giunti nella casa, personale della Volante notava una ragazza in uno stato furibondo, proferendo frasi ingiuriose contro gli agenti; invitata a mantenere la calma la donna ignorava totalmente ed entrava in conflitto con gli stessi dove erano costretti a bloccarla per evitare conseguenze ulteriori sia per la donna sia per gli operatori e veniva accompagnata in Questura.
All’interno dell’abitazione vi era anche il fratello che si trovava nella sua camera e per cercare di sedare il diverbio con il padre, lo stesso veniva colpito dalla cornetta del citofono iniziando a perdere sangue dal volto.
Il padre, subito dopo, si portava negli Uffici di Polizia per formalizzare la denuncia in quanto era giunto al limite di sopportazione dopo diversi episodi accaduti nei mesi precedenti sempre riguardo alla figlia poiché è solita soffrire di disturbi psichiatrici, di tossicodipendenza e di aggressioni nei confronti dei genitori.
La ragazza, all’interno della Questura, continuava ad assumere un comportamento minaccioso, con scatti d’ira lanciava le sedie minacciando i poliziotti continuando a manifestare la volontà di togliere la vita alla madre.
La donna, veniva tratta in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia e denunciata per resistenza a Pubblico Ufficiale in attesa di essere tradotta presso la Casa Circondariale di Forlì (nella foto).