(Sesto Potere) – Rimini – 26 agosto 2024 – Torna anche quest’anno a Rimini “Le città visibili”, rassegna teatrale e musicale estiva a cura di Tamara Balducci con la selezione musicale di SUPèRFLUO , giunta alla sua dodicesima edizione , con il sostegno del Comune di Rimini , della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura.
La kermesse è stata presentata questa mattina nelle sale del Comune di Rimini con la partecipazione di Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, dell’Assessore Michele Lari, di Francesca Pianini, curatrice del progetto musicale Supèrfluo, e della direttrice artistica Tamara Balducci (vedi foto in alto dalla pagina Fb de: lecittavisibiliassociazione)
Le proposte culturali andranno a declinarsi tra teatro, musica e laboratori ad hoc accompagnando gli spettatori in un particolare percorso di riflessione sul contemporaneo, senza perdere di vista passato e futuro, come ormai da dodici anni questa rassegna ama fare, attraverso chiavi di lettura differenti.
Per questioni tecniche organizzative gli spettacoli “Corvidae. Sguardi di specie” e “Pasticceri” del 29 e 30 agosto si terranno al Teatro Galli di Rimini , anziché al Teatro degli Atti, mentre lo spettacolo “L’angelo della storia” del 1° settembre sarà al Teatro Il Lavatoio di Santarcangelo di Romagna .
Dopo i due spettacoli di anteprima del festival, “Sconcerto d’amore” della compagnia Nando e Maila in collaborazione con SGR Live a cura del Gruppo SGR, e “La calda estate” , una produzione Le città visibili in collaborazione con ANPI Sezione di Rimini e Comune di Rimini , il programma riprenderà dal 29 agosto fino al 15 settembre tra teatro e musica con artisti come Olivier Dubois, Marta Cuscunà, Gioia Salvatori, Roberto Abbiati e Leonardo Capuano, le compagnie Teatro Sotterraneo, Fanny&Alexander, Kepler-452 e molti altri.
Novità di quest’anno sarà la sezione musicale a cura di SUPèRFLUO , nuovo format ideato da Equilibrista srls, che debutterà a Rimini nell’ambito de Le città visibili dal 6 all’8 settembre presentando tre concerti ospitati sul rooftop del Museo della Città (Via dei Cavalieri, 22): protagonisti delle serate saranno Ainé, Elasi, Anna Carol.
SUPèRFLUO” nasce con l’intento di introdurre a Rimini una nuova tipologia di format musicale, sul modello dei “boutique festival”: eventi che uniscono un’accurata selezione musicale alla riqualificazione dei luoghi invisibili della città, offrendo un’esperienza esclusiva che racconti in chiave contemporanea, originale e sostenibile il capitale culturale del territorio (info: www.superfluomusicmatters.com )
I COMMENTI
«Il festival Le città visibili contiene dentro di sé due elementi fondamentali: uno è il potere dell’immaginazione che ci permette di sperimentare possibilità diverse e l’altro è il lavoro quotidiano per la costruzione di mondi possibili e di nuove connessioni. Questo è ciò che tiene insieme il nostro festival: una memoria che si reinventa e interpreta la vita di tutti i giorni per dare vita a un presente condiviso», sottolinea la direttrice artistica del festival Tamara Balducci.
«SUPèRFLUO come un tramonto sui tetti della città, come una canzone che ti rimane in testa, come il week-end. SUPèRFLUO come viene ritenuto ciò che, invece, nei periodi di incertezza, è più che mai essenziale. Come la musica, e non solo quella dei nomi già grandi. O come un’alternativa che sono onorata e orgogliosa di poter veder nascere all’interno di una delle più prestigiose realtà culturali del nostro territorio, e che è diventata possibile per una comune visione d’intenti. Valorizzare la fruizione della musica dal vivo di qualità, far scoprire alcuni tra i songwriter più talentuosi della scena contemporanea mettendoli in dialogo con la scena clubbing locale – da sempre anima della città – all’interno di una location esteticamente appagante che valorizzi pienamente la loro arte, per creare un’esperienza volutamente di nicchia ma il più possibile significativa sia per il pubblico che per gli artisti coinvolti. Perché Rimini ha da sempre un cuore fatto di musica, che pulsa di suoni, ritmi, parole, emozioni. Le stesse che ci hanno regalato quelle canzoni che hanno risuonato dai balconi di tutto il mondo durante il lockdown, accorciando le distanze, offrendoci momenti di spensieratezza, cura, e il cui valore crediamo sia importante non venga dimenticato», per Francesca Pianini , direttrice artistica di SUPèRFLUO.
«Il festival Le città visibili rappresenta un punto di riferimento importante per l’offerta culturale della nostra città e la Regione Emilia-Romagna lo ha sempre sostenuto nel tempo con assiduità. Un’iniziativa che ha saputo rinnovarsi e crescere anno dopo anno rimanendo sempre fedele a se stessa e che è partita dall’idea di riqualificare spazi abbandonati di Rimini per farli rivivere grazie alla magia e alla qualità di nuove esperienze artistiche. Attraverso la realizzazione e la condivisione di momenti culturali come questo è possibile inoltre per tutti noi innescare fondamentali riflessioni sulla contemporaneità e sui temi che la caratterizzano, con una particolare attenzione nei confronti dei diritti della nostra società che devono essere sempre tutelati e sottolineati», commenta Emma Petitti , presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
«Il Comune di Rimini è al fianco de Le Città Visibili dalla sua prima edizione, accompagnandolo negli anni in un percorso di crescita che oggi, grazie alla direzione artistica di Tamara Balducci, vede il Festival come una tra le proposte culturali della città tra le più apprezzate, con un importante seguito anche da parte di un pubblico giovane. Un’affermazione che deriva dal proporre ogni anno un cartellone di qualità e che per la sua collocazione sul calendario può rappresentare una sorta di anteprima della Stagione teatrale riminese. Le Città Visibili è espressione, con altre realtà, di quel patrimonio di creatività che il nostro territorio custodisce ed è una risorsa preziosa che contribuisce ad aumentare la varietà dell’offerta culturale della città, aprendosi anche a nuovi pubblici», aggiunge Michele Lari , assessore alla cultura del Comune di Rimini.
TEATRO
Giovedì 29 agosto al Teatro Galli il festival ospiterà lo spettacolo “Corvidae. Sguardi di specie” di e con Marta Cuscunà che interroga sulla possibilità di realizzare una nuova armonia fra la natura e un progresso finalmente sostenibile attraverso lo sguardo comico e disincantato di uno stormo di corvi meccanici. L’installazione scenica, progettata dalla scenografa Paola Villani, permette la manovrazione a vista dei corvi attraverso un sistema di joystick e cavi di freni di biciclette. Marta Cuscunà e i suoi “corvi meccatronici” portano lo spettatore nelle oscure atmosfere di un mondo simbolico, dove l’avidità e il potere delle Big Oil mette a rischio l’intera specie. Lo spettacolo rientra fra le azioni culturali di “Facciamo un piano” , il percorso divulgativo partecipativo del Piano del Verde coordinato da Anthea che vuole informare e sensibilizzare cittadini e cittadine sui temi dell’ambiente e della crisi climatica.
Venerdì 30 agosto al Teatro Galli sarà la volta di “Pasticceri” di e con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano . Uno ha i baffi l’altro no, uno balbetta l’altro no, parla bello sciolto. Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi e li dice come chi non ha altro modo per parlare. Due fratelli gemelli che, come Cyrano e Cristiano, aspettano la loro Rossana, e dove la vuoi aspettare se non in pasticceria? Al termine dello spettacolo verranno offerte profumate torte al pubblico.
Si prosegue sabato 1 settembre al Teatro Il Lavatoio di Santarcangelo con “L’angelo della storia” della compagnia Teatro Sotterraneo , Premio Ubu Spettacolo dell’anno 2022 e Nomination Premio Ubu Miglior scrittura drammaturgica. Ispirandosi a quelle che il filosofo Walter Benjamin chiamava costellazioni svelate, si raccontano gli episodi mettendoli in risonanza col presente, componendo una personale mappa del paradosso fatta di microstorie, istanti sospesi, momenti fatali di persone illustri o sconosciute: fatti e pensieri lontani fra loro ma uniti da quella tela di narrazioni, credenze, miti e ideologie che secondo lo storico Yuval Noah Harari compongono la materia stessa di cui è fatta la storia.
Il 3 settembre il festival approda a ll’ex cinema Astoria con “Futuro anteriore”, una produzione Ferrara Off. Uno spettacolo sul futuro senza spade laser, alieni e tute spaziali, ma con girelli, apparecchi acustici e reumatismi. Partendo dall’idea che una vecchiaia diversa è possibile, lo spettacolo si propone di immaginare prospettive di terza età alternative, con anziani fuori dalle case di riposo, non più ai margini della società, né ai confini con la realtà. A partire dal progressivo innalzamento dell’aspettativa di vita, lo spettacolo si propone come indagine collettiva sul futuro, dove un gruppo di giovani attori esplora in scena nuovi possibili scenari di invecchiamento, formulando strategie creative per il proprio geriatrico sopravvivere futuro. La domanda a cui si cerca di dare risposta non è più “cosa voglio fare da grande?”, ma “come voglio vivere da vecchio?” Spettacolo finalista Premio InBox e Premio Cervi 2020. Con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
Il 4 settembre all’ex cinema Astoria torna Lorenzo Maragoni accompagnato da Niccolò Fettarappa in “Solo quando lavoro sono felice”. Una riflessione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi di lavoro con se stessi, sulla disperazione. Questo è lo spettacolo giusto per chi ama il proprio capo, per chi lo odia, per chi è il capo di se stesso e si ama e si odia, per chi lavora troppo, per chi lavora troppo poco, per chi sta aggiornando il curriculum, inventando lavori, per chi sta pensando di sbattere finalmente la porta e andare via. Per la nostra generazione, i confini tra lavoro e vita sono sfumati: il nostro self è definito in buona parte dal lavoro che facciamo. Dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere. Con il sostegno di MiC e Regione Emilia-Romagna. Menzione speciale Forever Young 2021/2022 – La Corte Ospitale.
Si torna al Teatro degli Atti il 5 settembre con Olivier Dubois che presenta “Pour sortir au jour” . Figura emblematica della scena contemporanea francese firma negli ultimi dieci anni alcune delle opere coreografiche più radicali. Dodici anni dopo aver portato la sua prima coreografia sul palco, Olivier Dubois realizza un solo intimo che esplora i recessi della memoria del corpo e la sua capacità di raccontarci la storia della sua arte. Olivier Dubois è inserito fra i migliori venticinque danzatori del mondo e si è esibito con i più grandi danzatori presentando i suoi lavori sui palcoscenici più importanti al mondo. In questo nuovo lavoro è solo sul palco, opera senza artifici o reti di sicurezza e diventa la vittima di un gioco di reminiscenze che ricorda a tratti un’udienza di tribunale, un peep show o una vivisezione. Per la replica dello spettacolo si ringrazia Alliance Française Rimini per la partecipazione.
Dal 6 all’8 settembre si terrà la performance itinerante “I cento suoni audiowalk” ideata da Emiliano Battistini e coprodotta dall’associazione culturale Ultimo Punto e dall’ associazione Tonino Guerra (con partenza alle 19 dall’ex cinema Astoria). Al contempo un’opera e un’azione artistica che, attraverso la sound art, intende coniugare paesaggio e letteratura. L’opera è ispirata al romanzo breve “I cento uccelli” di Tonino Guerra (1974) e consiste in una composizione elettroacustica che comprende almeno tre livelli compositivi: la voce dei personaggi protagonisti, i canti di origine etno-musicologica citati nel libro e le musiche appositamente create, i suoni dell’ambiente. L’azione artistica, proposta al pubblico, è quella di ascoltare tale opera sonora camminando, proponendo una passeggiata sonora (soundwalk) “aumentata”, grazie a delle cuffie audio (dunque una “audiowalk”) da tenere lungo il corso dell’esperienza, che è al contempo personale e di gruppo. Evento realizzato in collaborazione con Gruppo Hera.
Il 9 settembre all’ ex cinema Astoria è la volta di Gioia Salvatori in “Cuoro. Inciampi per sentimenti altissimi” . Lo spettacolo ragiona intorno ai meccanismi del sentimento d’amore e ai suoi disastri: miti antichi, disagi contemporanei, liriche accorate e somatizzazioni sempre più complesse, provando a rispondere alla domanda: Che cos’è l’amore? Sdraiata su un divano, al centro di un giardino immaginario, la protagonista passa in rassegna se stessa e i propri rovelli interiori, indaga i desideri, rinarra storie d’amore e i loro inevitabili disfacimenti, attraversa i discorsi sul sentimentalismo e il pop che di essi si pasce abbondantemente.
Il festival farà tappa al Cast Oro Teatro di Rimini nella serata del 10 settembre con l’anteprima regionale di “Manson” di Fanny & Alexander, con Andrea Argentieri. Lo spettacolo mette il pubblico nello scomodo ruolo di una sorta di giuria postuma: in un buio compatto e sonoro, immersivo e incubotico, si dipingono all’improvviso frasi secche e ritmate, che portano a una riesumazione narrativa e sensoriale degli eventi, come se per un attimo ci trovassimo nella famosa villa dell’omicidio. Solo al termine ci si accorge di una presenza reale in sala, una specie di testimone silente che dà le spalle fin dal principio alla platea: è proprio il criminale statunitense Charles Milles Manson. Il pubblico pesca da un elenco di trentadue domande che gli sono state consegnate al suo ingresso a teatro e poi, singolarmente e volontariamente, rivolge il quesito scelto all’attore, che adesso risponde in inglese, sopratitolato.
“Album” è lo spettacolo della compagnia Kepler-452 cui si potrà assistere l’11 settembre all’ex cinema Astoria . Un album di fotografie è una macchina del tempo: ogni fotografia una storia, ogni storia una finestra verso un altrove. Ricordo e dimenticanza sono le parole chiave che hanno motivato uno spettacolo che si misura con la memoria e con il suo sbiadire: fisiologico, quando la vecchiaia e le patologie degenerative la colpiscono; materiale, quando una catastrofe come un’alluvione trascina in un’onda di fango grigio gli oggetti di una vita; sociale, quando la perdita della memoria è la rimozione di quello che siamo stati, e a specchio l’impossibilità di immaginare quello che potremmo essere.
La compagnia, sperimentando una spazialità non frontale, insieme a dispositivi e forme di presa diretta e proiezione audiovisiva, compone la performance raccogliendo storie e immagini da varie parti d’Italia e d’Europa, incontrando persone e comunità. Un “album scenico”, scritto da Enrico Baraldi, Riccardo Tabilio e Nicola Borghesi, e interpretato da quest’ultimo. Progetto vincitore del bando Daily Bread nell’ambito del progetto europeo Stronger Peripheries: A Southern Coalition. In coproduzione con Pergine Festival, Pro Progressione e L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino.
Il 12 settembre all’ex cinema Astoria va in scena “Il teatropostaggio da un milione di dollari” da un’idea di Giacomo Lilliù . Lo shitposting è la condivisione in una chat o sui social di contenuti volutamente scadenti o fuori contesto, con l’obiettivo di far esplodere qualsiasi possibilità di comunicazione univoca. Strumento principale di questa operazione sono i meme, dunque assemblaggi di immagini, video e testi: una dialettica tra scritto e icona assimilabile a quella tra parola e palco. La performance si svolge interamente sull’app di messaggistica Telegram, all’interno di una chat in cui il pubblico non può scrivere, ma solo leggere. Qui va in scena un’improbabile riscrittura digitale della “Trilogia della Villeggiatura” di Goldoni, realizzata dalla compagnia a suon di selfie, gif ed emoji; ma l’operazione degenera non appena un manipolo di disturbatori irrompe nel gruppo, e lo bombarda di meme creati a partire proprio dalle immagini che gli attori hanno condiviso. Ad ogni replica i meme e i messaggi scambiati sono improvvisati solo per l’occasione, rendendo ogni appuntamento unico e irripetibile.
Lo spettacolo vincitore de “L’Italia dei Visionari” di questa edizione è “ Ruggine e paillettes” che andrà in scena il 13 settembre all’ex cinema Astoria . La famiglia Clapier si trova costretta a vivere dentro un Luna Park, in una roulotte. La madre cerca di scappare dalla propria «macchia nera» e dai rimpianti del passato; il padre è un ottimista patologico, sogna in segreto di diventare un ballerino di tango e la figlia adolescente, in piena crisi d’identità, sogna di diventare una serial killer punk. In scena gli attori e le attrici mescolano diversi stili di narrazione creando un universo grottesco dove il tragico, il comico, l’immaginazione e la realtà si confondono continuamente, ad un ritmo stupefacente. Spettacolo in francese con sopratitoli in italiano.
“Molto dolore per nulla” di e con Luisa Borini, spettacolo vincitore In-box 2024/2025, accoglierà il pubblico il 14 settembre all’ex cinema Astoria . Il racconto dei troppi amori troppo amati della protagonista, intrecciato a storie di persone che negli anni ho incontrato, ascoltato, conosciuto, consolato. È anche però la storia di quando ci si sveglia, di quando si devono aprire gli occhi per salvarsi e ascoltare finalmente il vuoto di cui si ha così terrore, scoprendo di quanta ricchezza è pieno. È la cronaca della fatica che si fa per crescere, per smarcarsi dai modelli di riferimento e per imparare a rispettarsi per come siamo. Il racconto di un dolore attraversato, da perdonarsi e persino da ringraziare perché è anche merito suo se si può guardare con un sorriso tenero e divertito a ciò che siamo stati e che siamo, e tutto questo non è nulla. Evento in collaborazione con Rompi il Silenzio.
A chiudere la XII edizione del festival sarà “Almeno nevicasse” il 15 settembre all’ex cinema Astoria di e con Francesca Sarteanesi . La performance che andrà in scena sarà il frutto di un lavoro drammaturgico ispirato alle storie e ai manufatti eseguiti durante i giorni di laboratorio. Una piccola sfilata che non sarà una sfilata di moda. Sarà una scena in movimento. Sarà un piccolo racconto. I maglioni verranno indossati e come opere viventi prenderanno vita. Andranno a completare la loro missione. Mescolarsi nel luogo e parlare.
Gli spettacoli saranno alle ore 21.30 (salvo dove indicato), mentre il bar sarà aperto per tutta la durata del festival già dalle ore 20.30 .
MUSICA
Il 6 settembre sul rooftop del Museo della Città di Rimini (ingresso da Via dei Cavalieri, 22) sarà protagonista Ainé . Dopo aver pubblicato la prima parte del suo nuovo concept album “Buio leggero” (2024) Ainé, al secolo Arnaldo Santoro, anticipa con il singolo “Blu – Settembre” la seconda parte del suo quinto lavoro discografico. Dodici brani per dodici mesi, un diario intimamente autentico e universale per attraversare il buio e ritrovare luce. Ecco quindi che nel nuovo live dell’artista confluiscono brani delicati con sonorità jazz e soul unite a un repertorio più vivace caratterizzato da sonorità groove, deep house e un’attitudine più clubbing. Un nuovo viaggio musicale con cui Ainé continua a spingere i confini del suo songwriting, portando avanti una narrativa intensa e coinvolgente che consolida la sua reputazione come uno dei più talentuosi e innovativi artisti italiani della sua generazione.
Il 7 settembre spazio a Elasi , artista poliedrica e pluripremiata, capace di intrecciare le influenze musicali più varie – dall’afrobeat alla bossanova, dal R&B al funk, dal nu jazz all’elettronica sperimentale, dall’house al glam rock – Elasi approda a Rimini per immergere il pubblico in un’oasi felice di contaminazioni e musiche del mondo che metteranno in luce la sua anima eclettica e i frutti dei suoi numerosi talenti (tra cui l’ultimo singolo “Tigre Bianca”) in un live raffinato e travolgente arricchito dalla presenza di ballerini sul palco con i quali ha conquistato i club di tutta Italia.
Infine l’8 settembre arriva Anna Carol , cantautrice di Bolzano. Durante un intenso periodo all’estero, tra Colonia, Rotterdam e Londra, viene influenzata dall’incontro con le scene musicali Soul, R&B, del cantautorato internazionale e delle arti visive e performative della scena contemporanea europea. La scrittura di Anna Carol si addentra con sguardo leggero e talvolta ironico nella complessità del quotidiano, trasformandola in immagini evocative in grado di trasportare chi ascolta in una dimensione delicata e profonda.
L’album di debutto di Anna Carol, “Cinetica”, uscito a novembre 2022, è un groviglio di emozioni intrecciate in suoni acustici ed elettronici che confluiscono in melodie pop di influenza cosmopolita. Il calore con il quale l’album è stato accolto, ha portato Anna Carol a fare concerti in tutta Italia e in alcuni dei festival più importanti del paese: Mi Ami (Milano), Poplar (Trento), Spring Attitude (Roma), Ferrara Sotto Le Stelle (Ferrara); si è inoltre esibita in apertura dei concerti di Vasco Brondi, Dente e Cristina Donà. Attualmente sta registrando il suo secondo disco, con la produzione di Federico Dragogna (I Ministri).
I concerti saranno alle ore 21 e dalle 19 saranno presenti bar, djset e market. In caso di maltempo si terranno all’ex Cinema Astoria (Viale Euterpe 15, Rimini).
LABORATORI
Il 31 agosto e 1° settembre (orario: 10-13 15-18) all’ex cinema Astoria si terrà il laboratorio “I cento suoni”, una chiamata per attori, performer, singoli cittadini per la realizzazione dello spettacolo “I cento suoni audiowalk” di Emiliano Battistini, in programma al festival dal 6 all’8 di settembre, l’artista e l’organizzazione del festival cercano 12 persone che vogliano partecipare all’esperienza. Non sono richieste particolari competenze da attore/attrice o da performer, chiunque cittadina o cittadino dai 16 anni in su può partecipare. Sarà prevista una prova generale mercoledì 4 settembre, dalle 19 alle 21.
Dal 13 al 15 settembre si terrà il laboratorio “Almeno nevicasse” con Francesca Sarteanesi all’ex cinema Astoria (10-13 e 15-18). Un laboratorio alla ricerca della parola o della frase o della sensazione che non abbiamo fatto in tempo a fermare. Siamo abituati ad andare veloci, velocissimi. Saranno incontri dove ci si concederà il lusso di pensare alle cose senza fretta ma soprattutto di ripensare alle cose. Tornarci sopra. Tornare sul luogo del delitto. Riguardarsi intorno alla ricerca del dettaglio che non avevamo considerato. Lavoreremo sulla parola, sulla frase, sulla sensazione che ci era sfuggita. Maglioni, ago e fili come kit di sopravvivenza. Abbiamo un maglione che alla fine dei giorni dovrà uscirne “cambiato”. (gratuito con iscrizioni a partire dal 19 agosto)
Maggiori informazioni: prenotazione@lecittavisibili.com , www.lecittavisibili.com , https://www.facebook.com/lecittavisibiliassociazione/
Il festival è prodotto e organizzato dall’associazione Le Città Visibili grazie al sostegno di Comune di Rimini – Ministero della Cultura – Regione Emilia-Romagna – ANPI Sezione di Rimini – Romagna Iniziative – Gruppo Hera – Ubisol – Riviera Banca – Blue Next – Coop Alleanza 3.0 – Trattoria La Marianna – Duomo Hotel – Alliance Française Rimini.