(Sesto Potere) – Rimini, 26 luglio 2024 — Legacoop Romagna e la cooperativa associata Lavoratori del mare manifestano soddisfazione riguardo al nuovo passo avanti nell’iter di realizzazione del Centro servizi polivalente per la pesca e acquacoltura di Rimini.
La variazione di bilancio a copertura totale dell’investimento consente di guardare con fiducia alla conclusione della progettazione e all’attesa realizzazione di un’opera di cui si discute in città da quasi vent’anni.
«Siamo molto soddisfatti e auspichiamo che i tempi di realizzazione siano celeri – afferma Mauro Zangoli, presidente della cooperativa Lavoratori del mare -. È dal 2005 che seguiamo la questione e solo in questi ultimi anni abbiamo visto andare avanti concretamente l’iter. Il nuovo polo funzionale per la pesca per noi è vitale e potrà essere anche il trampolino per avviare nuove attività di trasformazione e vendita. Finalmente la strada è quella giusta e speriamo di vedere la luce a breve».
«Legacoop Romagna è sempre stata al fianco della cooperativa e dell’Amministrazione per supportare la candidatura del progetto ai fondi europei e il relativo iter procedurale»: ricordano il presidente Paolo Lucchi, il responsabile settore pesca Mirco Bagnari e la coordinatrice territoriale Rimini Giorgia Gianni.
«La pesca e la molluschicoltura — spiegano — sono due comparti fondamentali dell’economia riminese, importanti anche per l’indotto, per la qualità della filiera alimentare e della ristorazione e per le ricadute indirette, anche di immagine, sul turismo. L’Alto Adriatico è l’area più rilevante in assoluto per valore della produzione ittica nazionale e il Centro servizi per la pesca è cruciale per lo sviluppo della blue economy riminese».
«Il nuovo mercato ittico non solo offrirà spazi e servizi funzionali agli operatori, ma consentirà di valorizzare la filiera ittica locale. Un’opera non solo per la marineria di Rimini, ma per l’intera città. Ringraziamo il sindaco Sadegholvaad, che all’atto del suo insediamento ci aveva garantito attenzione sul tema, così come l’assessora alla Blue economy Anna Montini, la cui competenza e impegno sono stati determinanti»: concludono Lucchi, Bagnari e Gianni.