venerdì, Novembre 21, 2025
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Rimini, infrastrutture, Legacoop incontra Emma Petitti

(Sesto Potere) – Rimini- 21 novembre – Anche Emma Petitti raccoglie l’invito di Legacoop Romagna per un lavoro comune in vista di un nuovo Patto Regionale per le Infrastrutture. 

La consigliera regionale riminese, presidente della Commissione VII dell’assemblea legislativa, ha incontrato nei giorni scorsi il presidente della centrale cooperativa, Paolo Lucchi, e la coordinatrice territoriale, Giorgia Gianni

Nell’occasione Legacoop ha presentato il proprio documento sullo sviluppo logistico ed infrastrutturale, rilanciando la necessità di un accordo che individui le priorità per il territorio romagnolo.

Il testo, in fase di presentazione alle istituzioni, prende in considerazione progetti fondamentali come il nuovo casello sull’A14 all’altezza di Rimini Fiera, il completamento del Metromare, il potenziamento dell’aeroporto Fellini e l’adeguamento del sistema ferroviario e stradale, ma anche le prospettive dell’aeroporto di Rimini, che nei primi sette mesi del 2025 ha registrato un incremento del 32,5% dei passeggeri rispetto all’anno precedente.

«Una rete infrastrutturale inadeguata ha un impatto negativo inevitabile sulla capacità competitiva del nostro tessuto economico – dichiarano il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi e la coordinatrice provinciale Giorgia Gianni –. L’incontro con Emma Petitti, che ringraziamo per la disponibilità e l’attenzione, è stato fondamentale per ribadire con chiarezza inequivocabile l’urgenza di sottoscrivere un rinnovato Patto regionale per le Infrastrutture. Non si tratta di redigere un semplice documento programmatico, ma di siglare un impegno concreto e di lungo periodo che veda coinvolti attivamente istituzioni, associazioni di categoria e forze economiche, per tracciare una visione di lungo periodo. Mentre il dibattito nazionale sembra concentrarsi ancora sul Ponte sullo Stretto di Messina, riteniamo cruciale riportare l’attenzione sulle vere e immediate esigenze di competitività delle imprese romagnole, a partire dall’adeguamento della rete ferroviaria e stradale e dalla priorità che a tutti parrebbe più logica, la realizzazione del passante strategico di Bologna».