(Sesto Potere) – Rimini – 18 marzo 2024 – Dalla presentazione in una sala Ressi gremita del ricco programma di mostre che trasformerà Rimini nella Capitale del Disegno, ai 14mila visitatori che in due giorni hanno preso parte a Giardini d’Autore e affollato gli spazi intorno a Castel Sismondo.
Nell’ultimo week-end che ha preceduto l’arrivo della primavera, Rimini si è presentata ai suoi visitatori con le porte spalancate sull’arte, sul verde e sulla storia, registrando numeri importanti che vanno dagli oltre 400 ingressi nei musei cittadini, fino al tutto esaurito per le tante visite guidate proposte, come quella che, a partire da Giardini d’autore, ha condotto i tanti visitatori in un percorso che ha toccato la storia di Rimini nei suoi punti salienti e nelle corti ancora poco conosciute come quella di Palazzo Ghetti.
Sabato pomeriggio, l’attesa presentazione alla città della quarta edizione della Biennale del Disegno si è svolta in una sala Ressi piena di persone desiderose di scoprire i contenuti delle 12 mostre che, dal 4 maggio al 28 luglio, saranno ospitate in vari luoghi della città.
Insieme al Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad e al direttore dei Musei, Giovanni Sassu, il curatore artistico della Biennale, Massimo Pulini, ha illustrato il tema scelto per la rassegna ‘Ritorno al Viaggio, dal Grand Tour alla fantascienza’ attraverso il racconto per immagini delle dodici esposizioni che daranno corpo a questo tema con oltre mille disegni provenienti da numerose istituzioni nazionali ed estere (come l’Accademia Reale di San Fernando di Madrid e i Fonds Régional d’Art Contemporain de Picardie) e da importanti collezioni private. Un racconto che Massimo Pulini ha scelto di far partire dalla mostra che nasce da uno straordinario fatto di cronaca militare svoltosi nel 1778, quando dal porto di Livorno salpa Westmorland, una nave mercantile armata di cannoni che nella stiva protegge una serie di casse zeppe di opere d’arte acquistate da baronetti inglesi nel corso del loro Grand Tour in Italia.
La manica lunga del Museo cittadino ospiterà parte di quello straordinario tesoro dell’antichità composto da disegni, incisioni, libri e spartiti musicali sequestrati dalla marina francese e venduti al re Carlo III di Spagna, quelle opere frutto del Grand Tour in Italia e oggi conservate alla Real Academia de San Fernando di Madrid, straordinariamente in mostra per la prima volta in Italia con l’esposizione ‘Il tesoro della Westmorland’.
Epicentro della Biennale sarà il Museo della Città “L. Tonini”, i cui spazi ospitano diverse esposizioni in simultanea a Castel Sismondo, Biblioteca Gambalunga, Palazzo del Fulgor, Grand Hotel. In mostra dai taccuini di viaggio di Felice Giani a quelli di Lorenzo Mattotti, dalle incisioni di Piranesi al Novecento di Thayaht. E ancora dai Carteles del cinema cubano ai disegni del primo film d’animazione italiano “La Rosa di Bagdad” per giungere agli artisti contemporanei che espongono nel Cantiere Disegno dell’ala nuova del Museo.
La vernice della Biennale il 4 maggio, come ha ricordato il direttore dei Musei Giovanni Sassu in occasione della presentazione di sabato, sarà preceduta da una grande festa dedicata alla cultura.
Il 13 aprile infatti aprirà ufficialmente il nuovo percorso museale dall’Alto Medioevo al Quattrocento con le nuove sale incentrate sul percorso dedicato al Trecento Riminese. Quella data sarà l’occasione per una intera giornata di festa dedicata ai musei e alle nuove storie sulle antiche meraviglie che i nuovi allestimenti sapranno raccontare.