(Sesto Potere) – Forlì – 19 giugno 2025 – “Ancora una volta, la Romagna e le sue imprese si ritrovano ad affrontare l’ennesima beffa da parte di un Governo che, a parole, promette rapidità ed efficienza, ma nei fatti si rivela incapace di dare risposte concrete – affermano il segretario territoriale del Pd forlivese Enrico Monti (nella foto) e il Gruppo consiliare comunale del Pd Forlì che citano anche l’ultimo servizio di Report che due anni dopo l’alluvione in Emilia-Romagna è tornato nelle zone colpite per incontrare gli agricoltori (qui il video) – il servizio di Report ha riacceso i riflettori su una ferita ancora aperta: a oltre due anni dall’alluvione del maggio 2023, una percentuale irrisoria, meno del 4%, delle famiglie e delle imprese colpite ha ricevuto i rimborsi promessi. Un dato inaccettabile, che parla di ritardi ingiustificabili e di una burocrazia asfissiante che sta strangolando il nostro tessuto produttivo, in particolare il comparto agroalimentare, vera eccellenza del nostro territorio, forse il più colpito dall’alluvione, con danni per oltre un miliardo di euro”.
“Non possiamo tollerare che le nostre aziende, che con coraggio e sacrifici enormi hanno iniziato a ricostruire con le proprie forze, vengano abbandonate a sé stesse – proseguono i rappresentanti Dem -. Il caso di Agricat è emblematico: dopo un anno di silenzio assordante e dinieghi inspiegabili, solo grazie all’intervento della Regione e delle organizzazioni di settore, si sono visti i primi, seppur tardivi, passi avanti. Ma è sufficiente? Assolutamente no. Rimane quasi il 50% delle aziende senza risposte e, quel che è peggio, un sistema di calcolo degli indennizzi che non copre i danni effettivi e, cosa gravissima, non prevede ristori per le mancate produzioni agricole”.
“Il Partito Democratico non resterà in silenzio di fronte a questa inettitudine. Chiediamo con forza al Governo di intervenire immediatamente per semplificare e velocizzare gli iter burocratici di Agricat, garantendo le risorse necessarie per un’erogazione tempestiva e adeguata dei fondi. Ma non solo. È giunto il momento di aprire una riflessione seria e urgente sul nuovo modello di gestione del rischio in agricoltura. Il cambiamento climatico non aspetta e le nostre imprese non possono continuare a essere sole di fronte a eventi sempre più catastrofici”, insistono Monti e i consiglieri comunali del Pd di Forlì.
“Il Governo – aggiungono gli esponenti Dem – deve fare la sua parte: rafforzare gli incentivi per la protezione attiva delle colture, come sta già facendo la Regione Emilia-Romagna con iniziative lodevoli come i bandi “Frutteti protetti”, e, soprattutto, rivedere la politica sulle assicurazioni agricole. È impensabile che si parli di riforma senza riportare al 70% la quota dei contributi per le assicurazioni agevolate, integrando le risorse comunitarie con un apposito capitolo di spesa nazionale, e senza velocizzare il pagamento dei contributi arretrati del 2024”.
“Le questioni che riguardano i ristori e la gestione del rischio in agricoltura non sono un dettaglio, ma un pilastro strategico per la Romagna e per l’Italia intera – concludono il segretario territoriale del Pd forlivese Enrico Monti e il Gruppo consiliare comunale del Pd Forlì -. Per questo, ci aspettiamo che il Sindaco e l’Assessora all’agricoltura di Forlì, anche attraverso il coinvolgimento della Consulta agricola comunale, si facciano portavoce, con la massima determinazione, delle istanze del nostro territorio presso le istituzioni competenti, a partire dal Governo. È ora di passare dalle promesse ai fatti, perché la fiducia delle nostre imprese e delle nostre famiglie è stata già troppo a lungo tradita. La Romagna merita rispetto e risposte immediate”.