(Sesto Potere) – Cesena – 25 settembre 2025 – “Il nuovo Codice degli incentivi può essere un’opportunità, ma solo se sarà pensato davvero per le micro e piccole imprese, che nel cesenate rappresentano l’ossatura dell’economia locale”. È quanto afferma il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena – Daniela Pedduzza, Stefano Soldati e Fulvia Fabbri, commentando l’audizione alla Commissione Industria del Senato sullo schema di riforma degli incentivi alle imprese.
“Il sistema attuale è troppo frammentato, farraginoso e spesso penalizzante per le aziende artigiane – spiegano –. Serve un impianto normativo più chiaro, stabile e accessibile, con modelli digitali e procedure snelle, proporzionati alla reale dimensione delle imprese”.
Dalla Romagna arriva una richiesta netta: incentivi semplici e premianti, non meccanismi burocratici che finiscono per favorire solo le grandi realtà. “Va rivista anche la rigidità di alcuni vincoli, come quelli su delocalizzazione e occupazione – aggiunge il Gruppo –: requisiti troppo stretti rischiano di diventare ostacoli, soprattutto per le aziende più piccole che affrontano mercati instabili”. Confartigianato Cesena chiede inoltre di valorizzare l’innovazione, la sostenibilità e il contributo delle start-up, superando criteri di accesso basati esclusivamente su certificazioni complesse o requisiti inaccessibili ai più. “Le imprese vanno accompagnate con strumenti di supporto concreti, come sportelli digitali e assistenza tecnica mirata – concludono –. La riforma può diventare un vero motore di sviluppo, ma solo se sarà costruita a partire dai bisogni reali del tessuto imprenditoriale che ogni giorno crea valore nei territori”.