(Sesto Potere) – Cesena – 20 febbraio 2024 – Una serie di richieste a partire dai bandi premianti come quello sull’innovazione promosso dall’amministrazione comunale in luogo dei contributi erogati a pioggia, tutte dentro a una cornice di reciproco riconoscimento dei ruoli che spettano ad amministrazione comunale e organizzazione di categoria, è stata presentata al sindaco Enzo Lattuca all’incontro di Confartigianato Cesena con le imprese, nell’ambito del ciclo di assemblee promosse in tutti i comuni anche per raccogliere la disponibilità a mettersi a disposizione per fare gli ambasciatori di Confartigianato nel rinnovo delle cariche associative.
Sala gremita con settanta imprenditori.
Il moderatore Eugenio Battistini, responsabile Area Relazioni istituzionali, ha tenuto le fila instradando il confronto costruttivo e non rivendicativo e il segretario Stefano Bernacci ha precisato che cosa le imprese chiedono a chi amministra: il Comune non ha né funzioni, né
competenze, né risorse per le politiche di sviluppo, ma può e deve fungere da regista e facilitatore per i driver dello sviluppo del
territorio, e l’organizzazione di rappresentanza, dal canto suo, è chiamata a svolgere un ruolo di networking fra imprese che da sole non
ce la fanno, per ragioni di costi e risorse, attraverso una necessaria contaminazione che aiuta a evitare le duplicazioni.
Il sindaco ha apprezzato questa visione alta e ha rimarcato come la funzione delle organizzazioni di categoria sia preziosa per affrontare
insieme i problemi coagulando le energie migliori.
Oltre al presidente Soldati, sono intervenuti gli imprenditori Marco Giangrandi e Mario Picone, del comitato comunale di Confartigianato, Domenico Colucci e Nadia Zoffoli che hanno sottolineato una serie di problematiche da affrontare in una logica di comunità: la necessità di un territorio più favorevole al fare impresa, l’accompagnamento alle imprese che investono sul digitale e sull’intelligenza artificiale per le quali Confartigianato ha creato la comunità digitale, la criticità della mancanza di reperimento di personale da parte delle imprese, a contrasto del quale Confartigianato ha creato il Campus d’Impresa, l’esigenza di potere avere bandi con incentivi mirati alle imprese che innovano e investono, come quello sul digitale, il sostegno alle botteghe artigianali e ai punti vendita al dettaglio per contrastare la
desertificazione commerciale dei centri storici.
Nessuna lista della spesa per il sindaco, dunque, ma un impegno più qualificante e complesso, la costante corresponsabilizzazione sui temi
dello sviluppo agendo da facilitatore nella comunità, creando il terreno più propizio per quelle che possono essere le vere protagoniste della
crescita economica e sociale, le imprese stesse.
Nella foto la sala gremita all’incontro di Confartigianato.