(Sesto Potere) – Riccione – 15 luglio 2024 – Speranza, salute e soprattutto l’inizio di una autentica nuova vita. Sono i significativi aspetti più volte evidenziati nel corso della presentazione ufficiale dell’associazione Vita Nova (nome volutamente ispirato all’opera di Dante Alighieri), tenutasi nella sala riunioni dell’ospedale Ceccarini di Riccione.
Una location non casuale, visto che questa associazione di promozione sociale, è stata costituita il 28 marzo scorso da pazienti bariatrici che hanno seguito un percorso nell’Unità Operativa di chirurgia proprio dell’ospedale Ceccarini.
“Celebriamo un qualcosa di positivo, situazione che in ambito sanitario non si verifica spesso – ha sottolineato la Direttrice del presidio ospedaliero di Riccione-Cattolica, Bianca Caruso, portando anche il saluto della Direzione Generale di Ausl Romagna -, un elemento che riassume gli sforzi degli operatori che hanno lavorato sodo, insieme e per anni, con risultati tangibili nei pazienti. Questa vocazione distintiva al nostro ospedale è stata data nel 2019 in seguito alla riorganizzazione della chirurgia della Romagna, sulla base del concetto ‘più fai una cosa e meglio la sai fare’, ovvero la legge volumi/esiti, e nel giro di pochi anni con il costante sostegno dei vertici dell’azienda abbiamo compiuto passi da gigante, se è vero che siamo centro leader per la chirurgia bariatrica in Romagna e riconosciuto come Centro di Eccellenza dalla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche (SICOB), fra le strutture pubbliche in regione il secondo centro per numero di procedure dietro solo al Sant’Orsola di Bologna. Il merito è di tutti i componenti del team multidisciplinare che dà risposte a una patologia complicata come l’obesità”.
Il compito di illustrare le caratteristiche dell’associazione Vita Nova è toccato alla presidentessa Marina Renzini: “Sono stata sottoposta a un intervento di by-pass gastrico nel febbraio 2023 e da allora ho perso 43 chili – ha raccontato con un filo di commozione -, sicuramente un percorso non facile ma con l’obiettivo di una vita nuova. L’amore per se stessi porta a questa decisione importante il soggetto obeso con il desiderio di cambiare la propria esistenza, e questo incontra l’amore del team di professionisti che lo prendono in carico. In sintesi, camminare insieme a favore della propria salute”.
Con il supporto di un video Marina Renzini ha ricordato come siano oltre 25 milioni le persone obese in Italia e 1 miliardo nel mondo, con tutto quel che ne consegue in termini di malattie croniche correlate: “Cambiare è difficile ma insieme possiamo farcela” la frase che ha chiuso il filmato, un vero e proprio invito a chi si trova in questa delicata situazione.
Le finalità dell’Associazione Vita Nova?
L’Associazione Vita Nova offre informazione a chi desidera combattere l’obesità, attraverso la condivisione delle esperienze pre/post operatorie, la disponibilità e l’opera di volontariato dei propri associati. Opera poi per la realizzazione di iniziative culturali e del tempo libero con finalità ricreative, educative e formative, anche in collaborazione con altre organizzazioni.
Diffonde informazioni sulla chirurgia bariatrica, i suoi fini e la descrizione della vita di tutti i giorni delle persone che si sono sottoposte a chirurgia bariatrica.
Informa e stimola l’opinione pubblica attraverso iniziative associative volte alla sensibilizzazione delle problematiche correlate all’obesità nella società civile come la promozione e l’organizzazione di gruppi d’incontro, la partecipazione ad incontri periodici organizzati con l’ausilio dell’equipe multidisciplinare dell’Unità Operativa Chirurgia all’ospedale di Riccione, le conferenze a tema, partecipazione ad eventi sportivi e sociali.
Infine, l’associazione incentiva e sviluppa l’associazionismo, in tutte le sue forme, attraverso progetti solidaristici e di volontariato.
La parola è quindi passata a Daniela Angelini, sindaca di Riccione. “Ci sono onori e oneri nell’essere anche presidente del Distretto sanitario – ha dichiarato la prima cittadina della Perla Verde – ma l’essere qui in questa occasione rientra di certo nel primo caso. Ringrazio dunque il dottor Lucchi per aver reso l’ospedale Ceccarini un’eccellenza e ringrazio anche i componenti dell’associazione Vita Nova, i cui vertici ho già incontrato, per la loro concreta testimonianza di amore, prima di tutto per se stessi e poi per gli altri. Riccione si sta candidando a diventare ‘Città del Benessere’, sia per i residenti che per i nostri ospiti, e la vostra iniziativa si inserisce alla perfezione in tale progettualità”.
Convinto apprezzamento ha espresso anche Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
Barbara Di Natale, Consigliere Provinciale pari opportunità, ha fra l’altro detto: “La parola chiave oggi è prevenzione, vale a dire sensibilizzare per ridurre l’incidenza dell’obesità, in particolare sulle persone vittime di violenza, perché i dati in nostro possesso indicano che esiste una correlazione, purtroppo, tra i due fenomeni.”
Nelle sue conclusioni Andrea Lucchi, Direttore U.O. Chirurgia Generale Bariatrica, ha ricordato come l’obesità in termini numerici colpisca di più gli uomini ma siano più le donne a farsi curare. “C’è uno stigma sociale per gli obesi, come c’era inizialmente anche nel nostro settore professionale prima di rendersi conto che la chirurgia bariatrica è importante come le altre nel salvare la vita delle persone – ha affermato il dottor Lucchi – E in questo caso il chirurgo è solo la punta dell’iceberg, perché il merito del successo di un trattamento è del team multidisciplinare integrato che lavora con il paziente senza magari comparire. Grazie al sostegno della direttrice Caruso e di Ausl Romagna abbiamo svolto una rimodulazione dell’attività dell’ospedale Ceccarini, che ha comportato investimenti in formazione, attrezzature e altri aspetti, per cui dobbiamo ringraziare anche privati e associazioni. Abbiamo cominciato tre anni fa e abbiamo operato 250 persone, con altrettanti individui in studio e un notevole interesse e richieste anche da fuori regione, tanto che nel 2024 effettueremo 150 procedure. E’ vero che in questo ambito in Emilia Romagna si effettuano numerosi interventi nel privato, però la differenza sostanziale è che noi del servizio pubblico ci siamo sempre, lasciatemelo dire con un pizzico di orgoglio, anche quando si tratta di trovarsi a gestire casi di complicanze di procedure svolte in altre strutture”.