(Sesto Potere) – Milano, 4 giugno 2025. Cambia l’assetto societario di Quaestio Holding SA, società di capitali che opera nel settore della gestione finanziaria. Nei giorni scorsi sono stati sottoscritti gli accordi vincolanti che porteranno all’ingresso di nuovi soci e ad una redistribuzione delle quote azionarie. Gli accordi, come da regolamento, sono ora in attesa dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia.
Al termine dei processi autorizzativi, la composizione dell’azionariato di Quaestio Holding SA, società lussemburghese proprietaria del 100% di Quaestio Capital SGR SpA, vedrà alcuni cambiamenti.
L’attuale azionista di maggioranza relativa, DeA Capital SpA, che controlla il 38,82% di Quaestio Holding SA, venderà per intero la propria partecipazione: Fondazione Cariplo ne rileverà il 7,98%, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì il 6,84%, Fondazione Cariparma il 12% e Fondazione di Sardegna il 12%. Queste due ultime entreranno quindi per la prima volta nella compagine.
Con una operazione coordinata e parallela, Direzione Generale Opere don Bosco, attuale azionista di minoranza di Quaestio Holding SA, con una quota del 11,98%, venderà per intero la propria partecipazione, a Fondazione Cariplo per l’1,98% e a Fondazione Sparkasse di Bolzano per il 10%. Anche quest’ultima entrerà per la prima volta nell’azionariato.
Il nuovo assetto vedrà quindi: Fondazione Cariplo con una partecipazione al 43,98%; Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì al 12,02%; Fondazione di Sardegna al 12%; Fondazione Cariparma al 12%; Cassa Italiana della Previdenza ed Assistenza Geometri al 10%; Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano (Sparkasse) al 10%.
Al nuovo assetto farà seguito una nuova strategia, che collocherà ancora più al centro i servizi nati per rispondere alle esigenze di fondazioni ed enti previdenziali, clienti storici di Quaestio, che vanno dalla gestione di veicoli dedicati, alla proposta di strategie di investimento coerenti con i loro obiettivi di rendimento di lungo termine, di contenimento dei rischi e di attenzione per le problematiche ambientali, sociali e di governance, nonché di diversificazione in termini settoriali, geografici, di strumenti finanziari e di gestori, aspetti centrali non solo per gli investitori istituzionali ma anche per i family office.
Continua infine anche la collaborazione con DeA Capital, in considerazione della qualità dei prodotti e dei servizi offerti nel campo degli strumenti illiquidi.
“Le occasioni di collaborazione tra le fondazioni di origine bancaria, non solo sul fronte dell’attività filantropica, ma anche sul piano degli investimenti sono molto preziose. Si mettono a fattor comune le migliori pratiche, condividono le competenze – quelle di Quaestio, di elevato livello – e le risorse per avere un maggiore impatto. Credo che oggi le fondazioni di origine bancaria siano pronte per un nuovo salto di qualità, lavorando insieme, di volta in volta, su obiettivi comuni. Ringrazio Dea Capital per aver accompagnato, con ottimi risultati, un pezzo importante nel nostro cammino. Ringrazio allo stesso modo l’Istituto don Bosco. Sono convinto che questa esperienza abbia avuto grande valore per tutti. Ora accogliamo con piacere i nuovi soci e, confermando la sintonia con la Cassa di Previdenza ed Assistenza Geometri, apriamo un nuovo capitolo nelle prospettive del Gruppo Quaestio”, ha commentato Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo.
“Il riassetto societario di Quaestio – ha evidenziato Maurizio Gardini, (nella foto) Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì – ha una doppia valenza positiva per la Fondazione di Forlì. Da una parte, l’ingresso di nuove Fondazioni costituisce infatti un’importante occasione di ulteriore confronto e collaborazione con le consorelle di Parma, Bolzano e della Sardegna, oltre che di Cariplo, e dall’altra ci permette di consolidare il nostro ruolo in un un’SGR in cui abbiamo creduto fin dalla fondazione nel 2009, e che ha accompagnato – con la massima competenza e professionalità – la gestione di una porzione considerevole del patrimonio finanziario della Fondazione di Forlì”.