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Regione E-R, i capigruppi di centrosinistra: aumentato il plafond per il Fondo Affitti

(Sesto Potere) – Bologna – 20 marzo 2025 – I capigruppo di maggioranza di centro-sinistra in Regione Emilia-Romagna, Paolo Calvano (PD), Vicenzo Paldino (Civici con de Pascale), Simona Larghetti (AVS), Lorenzo Casadei (M5S) esprimono grande soddisfazione per aver portato, grazie ad un loro emendamento approvato ieri in Commissione Bilancio, a 10 milioni di euro il plafond per il Fondo Affitti, un intervento concreto per sostenere le persone in condizioni di maggiore fragilità economica e sociale.

“In un momento di grande difficoltà per molte famiglie, questo stanziamento rappresenta un segnale forte di attenzione e vicinanza da parte della Regione Emilia-Romagna. Il nostro obiettivo è garantire un supporto immediato a chi rischia di non riuscire a sostenere le spese per l’abitazione, evitando situazioni di disagio abitativo e promuovendo la coesione sociale” – dichiarano i capigruppo di maggioranza.

Il fondo, che si inserisce nelle politiche regionali per il diritto alla casa, sarà destinato a supportare le famiglie con redditi medio-bassi, lavoratori precari, anziani e persone in condizioni di vulnerabilità, rafforzando così la rete di protezione sociale già attivata dalla Regione.

Considerando un sostegno medio tra i 1500 e i 2000 euro saranno all’incirca 6 mila le famiglie emiliano-romagnole che potranno beneficiare di questo importante aiuto. 

I criteri di accesso e le modalità di erogazione dei contributi saranno definiti nelle prossime settimane, in collaborazione con i Comuni e gli enti locali, affinché le risorse possano essere distribuite nel modo più efficace e tempestivo possibile.

“Questo intervento conferma l’impegno della Regione a non lasciare indietro nessuno. La casa è un diritto fondamentale, e il sostegno al pagamento degli affitti è una misura essenziale per garantire dignità e sicurezza alle persone più fragili” – aggiungono i capigruppo, che plaudono anche alle altre modifiche apportate ieri in commissione a seguito del confronto con le parti sociali – “che ha consentito di rendere la manovra più progressiva e attenta alle situazioni di maggior fragilità, con l’intento di potenziare i servizi pubblici, dalla sanità ai trasporti, dal welfare alla scuola, finiti invece nel mirino della manovra del Governo Meloni” concludono i capigruppo.