(Sesto Potere) – Bologna – 11 luglio 2025 – Il Tribunale civile di Bologna ha accolto il ricorso di “danno temuto” di 20 residenti nell’area del torrente Ravone (nelle vie Ravone, del Genio e Zoccoli) contro Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna per l’esondazione del torrente Ravone nell’ottobre 2024. E con apposita ordinanza il Tribunale di Bologna dispone i risarcimenti per ipotetici “danni temuti” del valore complessivo di 3,6 milioni di euro.
Una decisione commentata con una nota congiunta dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna che – dopo aver premesso che “prendono atto dell’ordinanza del Tribunale” – annunciano che “valutano, con la necessaria attenzione e nel rispetto delle sedi competenti, di presentare reclamo”.
“Massima priorità, da parte di entrambi gli enti e in accordo con la struttura commissariale, alla realizzazione delle opere necessarie per la messa in sicurezza idraulica del bacino del Ravone, come stabilito dall’accordo sottoscritto il 20 gennaio scorso dal presidente, Michele de Pascale, e dal sindaco, Matteo Lepore. Dopo i primi interventi di somma urgenza, tutti conclusi, tra via Andrea Costa e via del Chiù, per un importo totale di 450mila euro, la Regione, assieme al Comune di Bologna, alla Città Metropolitana e ad altri enti, si è attivata per delineare un nuovo piano di riduzione del rischio idraulico del corso d’acqua. Sono stati completati, con un mese di anticipo rispetto al cronoprogramma, i lavori di copertura del torrente in via Andrea Costa e di ricostruzione del muro laterale in via Brizio, crollato in occasione dell’evento alluvionale dell’ottobre scorso. Interventi portati avanti dai tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, in collaborazione con il Comune di Bologna”: spiegano Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna.
Attualmente, è in corso di esecuzione un intervento di riparazione in via Zoccoli ed in fase di avvio un altro intervento in via Montenero, a cura di Hera in accordo con Comune e Regione.
Tutti questi cantieri rientrano nella prima fase degli interventi, dedicata al ripristino delle funzionalità pre-alluvionali. E a seguire, saranno attuate le fasi successive di miglioramento della funzionalità idraulica e di messa in sicurezza definitiva.
“Come riconosciuto anche nell’ordinanza, entrambe le amministrazioni, stanno operando senza sosta per dare risposte concrete a cittadine e cittadini, investendo ogni risorsa disponibile per realizzare opere strutturali di messa in sicurezza del territorio”: spiegano la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Bologna che annunciano che: “continueranno a lavorare, in piena sinergia con la struttura commissariale di Governo, per garantire la sicurezza delle cittadine, dei cittadini e del territorio, attraverso azioni concrete, coordinate e supportate da risorse pubbliche impiegate con rigore e responsabilità”.