(Sesto Potere) – Bologna – 4 luglio 2024 – Acceso dibattito, quello di ieri, in commissione Statuto e Regolamento della Regione Emilia-Romagna sulla richiesta di referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata portata avanti dalla maggioranza di sinistra targata PD, Movimento 5 Stelle, Emilia – Romagna Coraggiosa e Azione: se verrà chiesto da almeno 5 Regioni, la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sulla legittimità del quesito.
Il dibattito a Bologna, però, si è consumato sulla procedura.
Per le opposizioni di centrodestra, infatti, la convocazione non era valida, perché mancavano i fondamenti e i termini dell’urgenza.
“Un’intera istituzione, l’Assemblea Legislativa regionale piegata alle volontà del PD” – evidenzia il Consigliere regionale Massimiliano Pompignoli che aggiunge “Come Presidente della Commissione Bilancio e Affari Istituzionali ero chiamato a dare un parere, ma di fronte alla mia richiesta di un giudizio motivato alla Presidenza dell’Assemblea, Emma Petitti, Presidente anche della Giunta per il Regolamento, sono stato frettolosamente liquidato, senza ottenere risposte giuridicamente rilevanti”.
Da qui la protesta e la decisione di abbandonare la Commissione e, quindi, di non partecipare al voto.
“Una protesta contro una gestione che distorce completamente il Regolamento e lo Statuto, ma anche contro un atto politico che ritengo non dovrebbe essere trattato con tale urgenza. La decisione di Bonaccini di dimettersi non può ricadere sui cittadini dell’Emilia-Romagna. È inaccettabile che si prosegua in questo modo senza ascoltare le ragioni della minoranza e senza garantire una corretta gestione dei lavori consiliari”: conclude il Consigliere Pompignoli.