(Sesto Potere) – Ravenna – 30 luglio 2024 – Sottoscritto nei giorni scorsi in Prefettura a Ravenna il Protocollo d’Intesa per la Prevenzione ed il Contrasto del Fenomeno dell’Usura nella Provincia di Ravenna. Una Rete Territoriale di tutela per imprese e famiglie.
” Anche se questo fenomeno criminale così odioso non ha al momento evidenze significative e preoccupanti nella Provincia di Ravenna, questo non significa che non ci dobbiamo preoccupare ed attrezzarci adeguatamente “. Con queste parole il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha esordito nel presentare il Protocollo d’Intesa firmato in Prefettura da tutti i rappresentanti delle Istituzioni e del Mondo Associativo.
Oltre al Prefetto, il Presidente della Provincia, i Sindaci di Ravenna, Cervia, Russi e i Presidenti delle Unioni della Romagna Faentina e della Bassa Romagna, il Presidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, il Presidente dell’A.B.I. Emilia Romagna, nonché i rappresentanti di tutte le Associazioni di Categoria e delle 19 Banche aderenti operanti nella Provincia di Ravenna.
Sono intervenuti anche i vertici territoriali delle Forze di Polizia.
Alla riunione ha partecipato, in videocollegamento, il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Prefetto Maria Grazia Nicolò, che ha sottolineato l’importanza del Protocollo e di agire in via preventiva. ” Nonostante Ravenna – ha dichiarato il Commissario – allo stato non registri segnali preoccupanti su questo fronte, bisogna sempre tenere alta la guardia perché il rischio è dietro l’angolo. La pandemia ha generato enormi difficoltà, accresciute anche dagli eventi alluvionali di maggio 2023, per questo il Protocollo può essere uno strumento utile nei confronti dei soggetti maggiormente esposti, prevenendo il ricorso al credito illegale e ribadisce il ruolo fondamentale delle Associazioni per prevenire e contrastare questo fenomeno, tutelando l’accesso al credito legale “.
L’Accordo punta a far emergere situazioni di difficoltà e a far accrescere la fiducia verso lo Stato perché incentiva le scelte di legalità in quanto possibili e convenienti.
Presso la Prefettura viene costituito l’Osservatorio Provinciale con il compito di promuovere iniziative di informazione sull’utilizzo dei Fondi di prevenzione dell’Usura, l’attività di microcredito per favorire l’inclusione sociale e finanziaria delle fasce vulnerabili della popolazione.
I Comuni si impegnano a coinvolgere i diversi Servizi sulle tematiche antiusura e a diffondere la conoscenza delle misure esistenti attraverso i centri di orientamento al lavoro, gli sportelli per il commercio e l’impresa, informagiovani, la rete di sportelli antiusura, i servizi sociali.
La Camera di Commercio con la propria piattaforma informatica REX fornirà supporto per intercettare eventuali situazioni sintomatiche di esposizione al rischio di fenomeni usurari ed estorsivi.
Le 19 banche aderenti del territorio ravennate (ed anche i Confidi e le Associazioni) avranno al proprio interno la figura del “facilitatore referente informatico antiusura” e valuteranno come non pregiudizievole le condizioni di protestato, con la possibilità di ” ribancarizzare” i soggetti protestati con adeguato merito di credito.
” Oggi si costruisce – ha affermato il Prefetto De Rosa – una rete territoriale di tutela per imprenditori e famiglie dove pubblico e privato sviluppano sinergie comuni per dare risposte rapide e legali a bisogni concreti, intervenendo a monte e non quando si tratta di mitigare un danno già verificatosi, intercettando preventivamente le esigenze”.
Il Protocollo ha anche una finalità etica, quella di facilitare l’inclusione finanziaria per i soggetti vulnerabili, nonché di valutare programmi sperimentali di accesso al credito per lo start-up o il consolidamento di microimprese ed accrescere il senso di comunità tra tutti i soggetti firmatari pubblici e privati.
” Il protocollo – ha affermato il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura – è un’importante occasione per mettere a sistema la rete di interventi già esistente e necessaria per consentire azioni sinergiche e più efficaci. Attraverso una compiuta realizzazione dell’attività programmata, consolidando la collaborazione interistituzionale in materia e rafforzando il flusso comunicativo tra la struttura commissariale e le prefetture, si mira a garantire una più efficace realizzazione del sistema solidaristico con l’obiettivo di contrastare in maniera più incisiva la ritrosia delle vittime a denunciare” .