(Sesto Potere) – Ravenna – 16 dicembre 2025 – Giovedì 18 dicembre alle 17 nella sala Muratori della biblioteca Classense di Ravenna si svolgerà la premiazione della vincitrice dell’edizione 2025 del premio Pier Paolo D’Attorre, Arlena Buelli (Università degli Studi di Bologna).
Il premio è dedicato alla memoria di Pier Paolo D’Attorre (1951-1997, nella foto), docente di Storia contemporanea dell’Università di Bologna e sindaco di Ravenna negli anni 1993-1997, prematuramente scomparso nell’aprile del 1997.
Negli anni il premio ha coinvolto molti neodottori di ricerca provenienti da diverse università italiane, con tesi su temi cari a D’Attorre quali: economia e amministrazione pubblica nell’Italia contemporanea, il rapporto pubblico-privato nella società di massa e le relazioni tra Europa e Stati Uniti.
Arlena Buelli ha partecipato con la tesi di dottorato “Print Culture as Political Networks: The Circulation of Anticolonial and Antiracist Periodicals in Africa and the African Diaspora, 1910s-1930s”.
La cerimonia di premiazione è organizzata dal comitato promotore del premio D’Attorre, composto da Comune di Ravenna, Fondazione Casa di Oriani, famiglia D’Attorre e Fondazione Gramsci Emilia Romagna, con il sostegno della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna.
Dopo i saluti del sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni, di Patrizia Ravagli per l’Istituzione Biblioteca Classense, e di Lorenzo Cottignoli per la Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna, le professoresse Marica Tolomelli e Anna Pellegrino – della commissione scientifica del premio – motiveranno il conferimento del premio ad Arlena Buelli. Paolo Capuzzo e Sara D’Attorre porteranno i saluti del comitato promotore. Saranno presenti anche Silvia Masi direttrice dell’Istituzione Biblioteca Classense e Alessandro Luparini, direttore della Fondazione Casa di Oriani.
La commissione scientifica dell’edizione 2025 è composta da Marica Tolomelli (Università degli Studi di Bologna), Valeria Deplano (Università degli Studi di Cagliari), Ferdinando Fasce (già docente dell’Università degli Studi di Genova), Anna Pellegrino (Università degli Studi di Bologna) e Silvio Pons (Scuola Normale Superiore di Pisa).
Queste le motivazioni espresse dalla commissione scientifica: “Il lavoro di Arlena Buelli si distingue tra le tesi dottorali candidate per il premio D’Attorre per la maturità di trattazione e analisi di un tema tanto originale quanto complesso da indagare. Adottando un approccio transnazionale che tiene assieme il continente africano e la sua diaspora, e attraverso l’analisi della stampa periodica, Buelli si pone infatti l’obiettivo di ricostruire e studiare le reti politiche e culturali anticoloniali tra le due guerre mondiali. Tramite un ampio scavo archivistico e bibliografico, la ricerca non si limita a ricostruire i network di produzione culturale, ma anche la diffusione delle idee, la ricezione, la reazione censoria delle potenze imperiali. La tesi in oggetto si colloca all’intersezione di due filoni di ricerca che stanno conoscendo in questi anni uno sviluppo consistente, anche teorico: da una parte, la storiografia sulle reti culturali ed intellettuali transnazionali; dall’altra gli studi sull’imperialismo contemporaneo da una prospettiva globale, con particolare attenzione alla storia dei movimenti anticoloniali prima della decolonizzazione. Il lavoro contribuisce a entrambi gli ambiti di studio in maniera convincente, innovativa, e matura. Nel complesso dunque la tesi di dottorato di Buelli offre un importante contributo allo studio della storia dei movimenti nel contesto globale, ponendosi in linea con degli ambiti di ricerca coltivati da Pier Paolo D’Attorre”.

