(Sesto Potere) – Ravenna – 20 febbraio 2025 – Domani venerdì 21 febbraio, nel corso di una cerimonia in programma a partire dalle 9.30, la scuola primaria di Classe sarà intitolata a Fabrizio Matteucci, (nella foto) sindaco di Ravenna dal 2006 al 2016, morto improvvisamente il 16 febbraio 2020.
La proposta, per quanto fatto da Matteucci per la rinascita della scuola, è partita nel novembre del 2023 dal consiglio di interclasse e dal collegio dei docenti, è stata fatta propria dal consiglio dell’Istituto Comprensivo statale Randi e ha ricevuto parere favorevole da parte della giunta comunale, della Prefettura e del ministero dell’Interno. Il decreto conclusivo di intitolazione è stato poi emanato dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale.
Nella motivazione dell’intitolazione si ripercorre quanto accaduto a seguito dei gravi problemi di statica del precedente edifico scolastico, emersi a settembre 2009: l’Amministrazione guidata da Fabrizio Matteucci procedette alla ricostruzione della scuola in tempi rapidissimi (settembre 2009-dicembre 2010) e secondo criteri costruttivi all’avanguardia in termini di sostenibilità (utilizzo della bioedilizia), facilitando così la realizzazione delle innovazioni che le docenti stavano portando avanti in quegli anni, ossia il modello Senza Zaino, di cui la scuola di Classe è poi divenuta scuola polo regionale.
I protagonisti principali della mattinata, che è stata pensata come un momento di gioia e riconoscenza, saranno i bambini e le bambine stessi, quelli che frequentano oggi la scuola e una delegazione di quelli che l’anno scorso hanno fatto la quinta, artefici della targa in mosaico con il nome di Fabrizio Matteucci, che suggellerà l’intitolazione.
Alla cerimonia, nell’aula polivalente della scuola, prenderanno parte, oltre agli studenti e al personale, il consiglio dei ragazzi (costituito dagli alunni rappresentanti di ogni classe), una delegazione dell’Associazione Genitori delle scuole di Classe, i familiari di Fabrizio Matteucci, il regista e drammaturgo Marco Martinelli e una delegazione dei ragazzi e dei genitori delle classi quinte dell’anno scolastico 2023-2024, che hanno regalato la targa in mosaico con l’intitolazione.
Porteranno il loro saluto il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia, la funzionaria vicaria dell’ufficio scolastico territoriale di Ravenna Milva Baldrati e il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Randi” Mirco Banzola.
“Fabrizio sarebbe stato profondamente felice – racconta Simona Pepoli, moglie di Matteucci – di sapere che questa scuola porta il suo nome. I bambini e i ragazzi sono sempre stati al centro del suo impegno, uno dei suoi pensieri più sentiti. Credeva con convinzione che la scuola fosse il cuore della comunità, il luogo in cui si costruisce il futuro e ha sempre lavorato affinché fosse uno spazio accogliente, sicuro e inclusivo”.
“Un grande ringraziamento – dichiarano il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale e il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia – va a tutti coloro che hanno voluto e portato avanti questa iniziativa. Nel sorriso e nell’entusiasmo con il quale i bambini e le bambine della scuola di Classe affrontano ogni giorno la straordinaria esperienza dell’apprendere e del conoscersi ritroviamo il sorriso e l’entusiasmo che Fabrizio aveva nei confronti dei più giovani, la fiducia che nutriva in loro e che ha sempre dimostrato mettendo tutto il suo impegno nel realizzare iniziative e investimenti utili a promuovere la loro crescita personale, culturale e professionale”.
“Siamo felici che, dopo più di 90 anni, la scuola di Classe abbia finalmente un’intitolazione. Siamo partiti – spiega il dirigente Banzola – da una proposta avanzata dai rappresentanti dei genitori in consiglio di interclasse, che, già nel 2010, invitarono a trovare un nome legato alla scuola stessa e alle sue caratteristiche (ecosostenibilità, innovazione, ecc). Dopo tanti anni di proposte andate a vuoto, sul nome del sindaco Matteucci si è trovato il consenso unanime sia del Collegio dei Docenti che del Consiglio di Istituto. Si è trattato, naturalmente, di una scelta non politica, ma “istituzionale”, per l’impegno che il Sindaco stesso e la sua giunta posero nel far rinascere la scuola in tempi record. Ciò favorì anche una rapida attuazione del modello Senza Zaino, di cui oggi la scuola di Classe è un punto di riferimento nell’ambito della Rete nazionale: basti dire che il 12 marzo prossimo le nostre docenti saranno a Firenze per illustrare il loro lavoro alla fiera nazionale “Didacta” promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito”.