(Sesto Potere) – Ravenna – 1 settembre 2025 – L’Anci (Associazione nazionale Comuni d’Italia che mette in rete i sindaci) ha richiesto nuovamente la convocazione di un tavolo nazionale al Ministero degli Interni sugli sbarchi, sulla gestione dei flussi migratori e sui fondi per i minori stranieri non accompagnati.
“È ora di smettere di scaricare sui singoli enti il costo della propaganda”: commenta il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, in merito alla richiesta Anci.
“Aldilà dei proclami, infatti, gli sbarchi continuano ed anzi aumentano, i rimpatri non avvengono e il centro in Albania (vuoto) finora è costato oltre 150 mila € a posto letto per ospitare circa 400 persone migranti. Dopo quasi 3 anni di governo, credo si possa dire con oggettività che nulla è stato fatto per una migliore gestione delle politiche migratorie, salvo l’ignobile allungamento dei tempi di navigazione delle ong, costrette a raggiungere porti come il nostro più lontani dal Mediterraneo, prolungando la sofferenza delle persone a bordo”: ha aggiunto il sindaco di Ravenna.
“Proprio questa settimana Mediterranea, protagonista di un atto di disobbedienza civile per essersi rifiutata di raggiungere Genova, attraccando al più vicino porto di Trapani, è stata sottoposta a fermo amministrativo. E negli stessi giorni la nave Ocean Viking, che più volte abbiamo ospitato nel nostro porto, è stata invece bersaglio di spari da parte della guardia costiera libica. Per questo continuerò a pretendere di sapere in base a quali criteri vengano assegnati i porti alle ong, insieme ai colleghi di tutti gli schieramenti politici, per capire come mai ai Comuni non vengano riconosciuti i costi sostenuti per la gestione delle persone migranti e, soprattutto, dei minori stranieri non accompagnati, che così rimangono in carico ad altri capitoli di spesa dell’ente locale”: afferma ancora Alessandro Barattoni.
“Le cose possono funzionare meglio se tutti coloro che vengono eletti dai cittadini ai vari livelli collaborano, anche se hanno idee diverse, e non si mettono i bastoni fra le ruote a vicenda. Nella nostra idea di rispetto istituzionale, quando una cosa non funziona e dipende da più livelli, ci si incontra con il governo nazionale e con i Comuni che si trovano nelle stesse condizioni e si mettono sul piatto idee e proposte”: conclude il sindaco di Ravenna.