lunedì, Febbraio 3, 2025
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Raggiro via WhatsApp, carabinieri scoprono truffa: denunciato un giovane

(Sesto Potere) – Reggio Emilia – 3 febbraio 2025 – Si spaccia per il figlio della vittima, e dopo avergli inviato sul telefono cellulare messaggi tramite l’applicazione di messagistica WhatsApp, lo induce fraudolentemente ad effettuare una ricarica di circa 930 euro su una carta prepagata, intestata al reo con il pretesto che gli occorrevano, poiché a suo dire, la banca gli aveva bloccato tutte le carte.

Per questi motivi con l’accusa di truffa aggravata e sostituzione di persona i Carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura di San Polo d’Enza, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un giovane 19enne residente a Catania.

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

L’origine dei fatti, risale alla al 18 gennaio scorso, quando la vittima si presentava presso i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, per denunciare una truffa subita tramite la ricezione di messaggi WhatsApp.

Nel dettaglio la vittima riferiva di aver ricevuto un messaggio in cui una persona ignota si spacciava per il proprio figlio, richiedendo una somma di denaro in quanto, la banca gli aveva bloccato tutte le carte. La vittima, provava subito a contattare il proprio figlio sul suo numero di telefono, avendo trovato il telefono spento, si convinceva che fosse stato davvero il figlio ad inoltrargli il messaggio whatsapp, dopo aver effettuato una ricarica di 930,00 euro su una carta prepagata, riceveva ulteriori richieste urgenti di denaro che lo insospettivano, infatti, decideva di contattare il figlio, scoprendo amaramente di essere stato vittima di una truffa.

I militari dopo aver formalizzato la denuncia, davano avvio alle indagini.

Gli accertamenti condotti dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, permettevano di identificare il titolare della carta prepagata e di svolgere ulteriori indagini presso il comune residenza del presunto truffatore, il quale tra l’altro, risultava già gravato da numerosi precedenti specifici.

A seguito dei risvolti investigativi, venivano acquisiti dai militari di Sanpolesi, elementi di presunta responsabilità a carico del 19enne, Catanese circostanza per cui il giovane veniva denunciato alla Procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato.

Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza dimostrano un impegno costante nel contrastare le frodi e nel tutelare i cittadini da truffe sempre più sofisticate.