(Sesto Potere) – Lugo – 29 luglio 2025 – Sembra facile da conferire, eppure è tra i più insidiosi, tanto che la sua percentuale di riciclo è storicamente la più bassa in assoluto: si tratta della plastica, uno dei materiali più inquinanti ma purtroppo fanalino di coda per quanto riguarda la qualità nella raccolta differenziata.
Per questa ragione, Hera ha deciso di avviare una campagna per migliorare la qualità della plastica partendo dalla Stazione ecologica che si trova a Lugo.
L’iniziativa ha preso il via anche a Castel Bolognese e successivamente verrà ampliata a tutti i comuni della provincia di Ravenna, estendendo l’azione informativa e di sensibilizzazione su tutto il territorio. Con l’obiettivo di ricordare ai cittadini le modalità corrette per buttare questo rifiuto.
La raccolta differenziata è in crescita costante e registra percentuali da record in generale in tutto il territorio ravennate gestito da Hera, con una percentuale provinciale di rd che ha superato l’80% Anche a Lugo la raccolta differenziata è consolidata sopra l’80%. Uno stimolo a migliorare concentrandosi anche sulla qualità.
Nell’ultimo report “Sulle tracce dei rifiuti”, il documento dedicato alla raccolta differenziata che il Gruppo Hera pubblica ogni anno, si può capire tra l’altro la percentuale di effettivo recupero di ogni frazione che entra nei rispettivi cassonetti stradali, nei bidoncini del porta a porta o che viene portata alla Stazione ecologica. A fronte di percentuali di qualità molto alte registrate sulle raccolte di carta (oltre 80%), vetro (90%), legno (99%) e ferro (100%), la plastica conferita viene riciclata solo al 31%. Serve un’operazione qualità: divulgare sempre di più le informazioni corrette e incrementare i controlli dei rifiuti conferiti dai cittadini, a cominciare dalle Stazioni ecologiche nelle quali c’è un contatto diretto tra gli utenti e gli operatori che possono in questo modo accertare la correttezza dei materiali e spiegare eventualmente cosa non va.
Perché è così difficile conferire correttamente la plastica? Perché ci sono molti rifiuti che sono fatti di plastica ma non sono imballaggi, e dunque vanno insieme ai rifiuti indifferenziati perché non valorizzabili dal consorzio Corepla. “Trova l’intruso” è proprio l’invito che Hera ha deciso di scrivere sui totem installati all’ingresso delle Stazioni ecologiche e sui volantini che vengono distribuiti agli utenti dei centri di raccolta e agli Sportelli Clienti Hera, con l’obiettivo di risolvere i dubbi attraverso informazioni utili sui materiali che vanno nella plastica e quelli che invece no.
Il semaforo verde è per tutto ciò che è un imballaggio in plastica, cioè contiene o avvolge un altro prodotto: per esempio sacchetti in plastica, contenitori in plastica per alimenti come vaschette portauova, per gelato, yogurt, creme, formaggi, dessert, oppure bottiglie che contenevano bevande, bicchieri e piatti di plastica, barattoli, buste, flaconi, polistirolo da imballaggio. Se invece il rifiuto in plastica non è un imballaggio, è un intruso: per esempio i giocattoli di qualsiasi genere, le bacinelle, i materiali in gomma, le posate di plastica usa e getta, le cover dei cellulari, le cartelline portadocumenti, gli imballaggi costituiti da diversi materiali (come carta e plastica insieme). L’invito ai cittadini è anche di scegliere sacchi trasparenti quando portano la plastica alle Stazioni ecologiche, in modo che gli operatori possano controllare la correttezza di quanto conferito. Nel 2024 nella provincia di Ravenna i centri di raccolta hanno registrato oltre 450.000 accessi, per un totale di circa 957.000 conferimenti.
L’impegno dei comuni e la collaborazione per un futuro più sostenibile
“Questo risultato è la prova che quando c’è la volontà i risultati si ottengono, ora più che mai è fondamentale essere a fianco del cittadino aiutandolo a differenziare correttamente – sottolinea l’assessore ai Servizi ambientali del Comune di Lugo Mauro Marchiani -. I cittadini sono i nostri più grandi collaboratori e hanno diritto a comprendere perfettamente come e cosa va differenziato; ogni minuto impiegato col cittadino per spiegare e collaborare vale moltissimo per l’amministrazione. I rifiuti sono una delle sfide più importanti e complesse dei nostri tempi e ci sono ancora tantissime cose sulle quali dobbiamo assolutamente investire di più: penso agli abbandoni, al decoro urbano, ma anche alla produzione stessa di troppi imballaggi di plastica, che porta nei nostri carrelli della spesa una quantità spesso superflua di rifiuti che si potrebbero evitare. Come sempre l’impegno deve essere trasversale: delle istituzioni certo, ma anche di cittadini e imprese. L’ambiente in cui viviamo è di tutti, così come la responsabilità di preservarlo al meglio per chi verrà dopo di noi”.
Per togliersi ogni dubbio, è sempre possibile consultare il sito www.ilrifiutologo.it o utilizzare l’app gratuita di Hera il Rifiutologo. Senza dimenticare che il miglior rifiuto è quello che non si produce: gli oggetti ancora in buono stato possono essere donati e avere così una seconda vita con il progetto Cambia il finale (www.gruppohera.it/cambiailfinale).