(Sesto Potere) – Roma – 4 giugno 2024 – Nelle città italiane considerate, la quota di popolazione soddisfatta per la vita nella propria città nel 2023 è generalmente alta (superiore all’80%). Il valore minimo si registra a Taranto (47,8%) e il valore massimo a Trento (95,4%). In sei città italiane si osservano percentuali molto alte della popolazione soddisfatta di vivere nella propria città (superiori al 90%) e sono: Trento, Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia, Bolzano/Bozen; Trento, in particolare, si colloca anche al primo posto della graduatoria europea (85 città).
Quote piuttosto basse di popolazione italiana ritengono che la qualità della vita sia migliorata negli ultimi cinque anni. Fanno eccezione Bari e Messina. A Bari, in particolare, oltre la metà della popolazione ritiene che la qualità della vita negli ultimi cinque anni sia migliorata. Si tratta di uno dei migliori risultati a livello europeo.
Più della metà dei cittadini di alcune città italiane ritengono che la qualità della vita nella propria città sia peggiorata negli ultimi cinque anni. A pensarla così sono la maggior parte dei cittadini di Firenze, Sassari, Bolzano/Bozen, Catania, Parma, Roma, Venezia e Reggio di Calabria.
Le percentuali più alte (oltre l’85%) di persone soddisfatte dei servizi sanitari, medici e ospedali si osservano nell’Ue nelle città del Benelux e in Germania. In Italia le percentuali più elevate sono registrate nel Centro-nord (spiccano Bologna, Verona e Trieste) mentre le percentuali più basse sono rilevate nelle città meridionali.
Gli abitanti delle città italiane sono in media meno soddisfatti dei trasporti pubblici rispetto a quelli delle altre città europee. In Italia, le quote più alte di cittadini soddisfatti per i trasporti pubblici sono quelle di Milano, Trieste e Bolzano/Bozen, mentre le percentuali più basse sono rilevate in alcune città dell’Italia meridionale, a Roma e a Perugia.
La soddisfazione per gli spazi verdi come parchi e giardini è espressa da ampie quote di cittadini dell’Europa occidentale e del Nord. Nel nostro Paese le quote più alte di abitanti soddisfatti per questo tipo di spazi sono rilevate a Trento, Bolzano/Bozen e Cagliari, mentre quelle più basse si registrano perlopiù nelle città del Sud.
Le percentuali di soddisfatti per le infrastrutture sportive sono particolarmente alte nelle città finlandesi, in alcune città francesi e in altre dell’Europa continentale (come Lussemburgo). Tra le città italiane, quelle in cui vi è maggior soddisfazione per campi sportivi e palazzetti dello sport sono Trento, Bologna e Bolzano/Bozen (con percentuali che superano il 70% di persone soddisfatte).
A sentirsi soddisfatti per le scuole e gli altri servizi di formazione sono ampie quote della popolazione urbana della Ue, inclusa quella italiana. Con riferimento alle infrastrutture culturali (teatri, musei, biblioteche) le città italiane con i maggiori livelli di soddisfazione sono Milano, Trento, Bergamo, Parma, Brescia, Trieste, Bolzano/Bozen, Firenze.
In circa tre quarti delle città italiane, meno della metà degli abitanti si ritiene soddisfatta della pulizia della città. Di questo gruppo fanno parte tutte le città meridionali e le città più grandi.
Tra le prime 20 città dell’Ue in cui l’automobile è indicata come mezzo di trasporto usato più spesso troviamo quasi tutte città italiane del Centro e del Mezzogiorno ma anche alcune città del Nord. I mezzi di trasporto pubblico urbano risultano essere i mezzi di trasporto privilegiati di molte capitali europee mentre l’unica città italiana in una situazione simile è Milano. L’uso della bicicletta in Italia è ancora piuttosto limitato.
Le città italiane dove oltre la metà dei cittadini ritiene che sia facile trovare un buon lavoro sono Bolzano/Bozen, Milano, Trento, Brescia, Parma, Bergamo (con quote molto simili a quelle di Vienna, Parigi, Dublino). Le percentuali più basse sono rilevate nelle città dell’Italia meridionale.
In gran parte delle città dell’universo d’indagine, percentuali relativamente basse di persone ritengono facile trovare un buon alloggio a un prezzo ragionevole. Il problema è fortemente accentuato a Firenze, Milano e Bolzano/Bozen (dove meno del 5% dei residenti ritiene la ricerca di un alloggio un’operazione semplice).
In tutte le città osservate, oltre il 50% degli abitanti ritiene di poter contare sull’aiuto materiale da parte di amici, vicini e altre persone in caso di bisogno. Le quote di persone che pensano di poter ricevere aiuto non materiale sono coerenti con le precedenti ma tendenzialmente più alte.
In tutte le città esaminate la maggior parte degli abitanti concorda nel ritenere la propria città un buon posto per vivere per le persone in generale, ma meno per la popolazione immigrata. Le percentuali più basse di chi ritiene la città un posto accogliente per gli immigrati si osservano in alcune città del Mezzogiorno ma anche a Trieste e Genova, mentre quella più alta si rileva a Bologna (con valori simili a quelli di Madrid ed Helsinki).
Bologna è una delle città Ue dove si osserva la più alta percentuale di residenti (85,3%) che ritiene la città un buon posto per vivere per le persone omosessuali (quote simili si trovano in Olanda e Danimarca). Le percentuali più basse sono rilevate invece in città del Sud Italia, in Grecia e in varie città dell’Europa dell’Est.
Nelle città italiane si osservano le percentuali più basse di persone che si sentono sicure a camminare da sole di notte nella propria città. Le quote più ridotte (inferiori al 30%) si rilevano a Catania, Milano, Taranto, Genova, Venezia, Parma e Bari. Roma è la capitale con la percentuale più bassa (36,8%) di chi si sente sicuro a camminare da solo la notte.
Una bassa efficienza percepita dell’Amministrazione pubblica locale è espressa in quasi tutte le città dell’Italia meridionale e in città come Roma, Firenze, Perugia, Genova, Milano, Torino, Venezia. I valori più alti sono invece rilevati nelle città del Nord Italia, che presentano valori simili a molte città tedesche, francesi, spagnole e dell’Europa dell’Est.
La percezione che nella propria Amministrazione locale sia presente la corruzione è più accentuata nelle città baltiche, greche, portoghesi nonché in quelle dell’Europa dell’Est e in alcune città del nostro Paese come Roma, Palermo e Napoli.
Tutto questo emerge dalla rilevazione Quality of life in European cities, condotta dalla Commissione Europea con il contributo dell’Istat
in una selezione di città europee, è rivolta ad accrescere la conoscenza sulla qualità della vita percepita in ambito urbano. L’indagine si inserisce nel filone di studi sulla “life satisfaction” ed è rivolta a misurare diversi aspetti, tra i quali: la percezione della qualità della vita nella propria città, sia in termini generali che rispetto a specifiche dimensioni (lavoro, servizi pubblici, sicurezza, ambiente, Amministrazione locale ecc.); le opinioni sulla capacità inclusiva della città; il sostegno da parte delle reti sociali e la fiducia verso i propri concittadini;
le opportunità offerte dalla città, come trovare un buon lavoro e un alloggio. L’obiettivo è quello di comparare i dati delle 26 città italiane considerate nell’indagine (edizione 2023) alle altre 59 città dell’Unione europea che fanno parte dell’universo di riferimento, al fine di evidenziare punti di forza e di debolezza dei contesti urbani del nostro Paese e di rilasciare informazioni utili a definire meglio le politiche
urbane. In totale sono state considerate 85 città.