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Provincia di Forlì–Cesena: ok a bilancio di previsione 2026- 2028: oltre 128 milioni per scuole e strade e servizi

(Sesto Potere) –  Forlì – 22 dicembre 2025 – Il Consiglio provinciale della Provincia di Forlì-Cesena con otto voti favorevoli e 3 astenuti, ha approvato il Bilancio di previsione 2026–2028. Lo stesso bilancio ha acquisito parere favorevole all’unanimità da parte dell’Assemblea dei Sindaci che si è tenuta anch’essa nella mattinata di lunedì 22 dicembre. 

Per l’esercizio 2026 il bilancio ammonta complessivamente a 128,76 milioni di euro, in equilibrio tra entrate e spese. 

Le entrate tributarie previste sono pari a 33,51 milioni di euro. I trasferimenti statali ammontano a 20,87 milioni di euro e garantiscono il funzionamento dell’ente; tuttavia, anche per il 2026 la voce di spesa più rilevante resta il contributo obbligatorio al risanamento della finanza pubblica, pari a 23,7 milioni di euro.

Le entrate in conto capitale raggiungono complessivamente 49,49 milioni di euro, destinate in larga parte a contributi per investimenti. Le spese correnti sono previste in 51,17 milioni di euro: la voce principale riguarda l’acquisto di beni e servizi (12,32 milioni di euro), seguita dalla spesa per il personale (circa 8,3 milioni di euro).

Sono inoltre previsti 3,2 milioni di euro per le manutenzioni straordinarie della rete stradale provinciale e 2 milioni di euro per le manutenzioni ordinarie degli edifici scolastici.

Le spese per investimenti ammontano complessivamente a 61,6 milioni di euro e riguardano in particolare interventi su strade e scuole superiori, oltre alle opere legate alla ricostruzione post-alluvione.

«Questo bilancio – dichiara il Presidente della Provincia Enzo Lattuca – rappresenta il punto di arrivo di un mandato istituzionale che giunge a conclusione. Il prossimo 15 marzo, salvo eventuali sorprese inserite nel decreto Milleproroghe, si terranno infatti le elezioni per il rinnovo della Presidenza della Provincia, secondo quanto stabilito dalla legge Delrio. Le Province restano enti di secondo livello, con un Presidente eletto tra i sindaci del territorio. Nonostante il permanere di vincoli stringenti imposti agli enti provinciali, in questi anni abbiamo lavorato per rafforzare la capacità di investimento e la solidità finanziaria della Provincia.”