(Sesto Potere) – Forlì – 27 febbraio 2024 – “Il protocollo firmato dal sindaco, Zattini, dal presidente Acer Forlì-Cesena, Tallarico, e dal comandante dell’Esercito militare regione Emilia Romagna, Col. Randacio, per la destinazione di alloggi di proprietà comunale ai militari in forza al 66° Reggimento Fanteria Aeromobile ‘Trieste’ di Forlì con canoni concertati è l’atto finale di un percorso che il sottoscritto aveva avviato con una mozione nel 2021. Facendomi portavoce di una fortissima esigenza abitativa del personale in servizio attivo al Reggimento ‘Trieste’, il più numeroso rispetto a tutte le altre Forze Armate presenti sul territorio comunale. Il problema della carenza degli alloggi riservati ai militari era stringente fin dal 1999, anno in cui a seguito della chiusura del distretto militare furono donate dall’amministrazione della Difesa al Comune decine di appartamento destinati ad alloggiare i militari in servizio a Forlì. Un tema, evidentemente, che non ha mai incontrato la sensibilità degli amministratori del centrosinistra, che addirittura, nel 2007, bocciò una proposta simile alla misura di oggi”:
puntualizza – per dovere di cronaca – il consigliere comunale Francesco Lasaponara, del gruppo Centrodestra per Forlì (nella foto in alto con il sindaco Zattini).
“Una proposta, la mia, felicemente accolta oggi, dopo l’approvazione in delibera, con la firma del protocollo da parte di un sindaco di centrodestra, che voleva rispondere a un’esigenza reale espressa dai militari dell’esercito in forza a Forlì: giovani provenienti da tutta Italia che si trovano in situazioni di difficoltà abitativa, non solo per il basso reddito, ma anche per la necessità di ri-locarsi su un territorio diverso da quello originario o essere pronti ad ulteriori spostamenti”: spiega Francesco Lasaponara.
“Posso portare la testimonianza di colleghi dell’esercito che sono stati costretti a trovare alloggio nel forese, poiché in città non vi era disponibilità, vista la titubanza di tanti proprietari di case ad affittare a chi non promette di rimanere in affitto con continuità. E adesso con l’avvento della professionalizzazione del servizio militare di truppa le esigenze di reperibilità degli alloggi sono oltretutto aumentate, nonostante sia sempre più difficile per il personale in stellette trasferito a Forlì reperire appartamenti ove portare in ricongiungimento la propria famiglia”: aggiunge il consigliere comunale del gruppo Centrodestra per Forlì.
“In generale – aggiunge Francesco Lasaponara – c’è una esigenza abitativa non del tutto soddisfatta dalle disponibilità del mercato immobiliare pubblico e privato forlivese, soprattutto di questi tempi con le richieste abitative degli studenti universitari provenienti da altre regioni”.
“E il protocollo firmato oggi garantirà soltanto in minima parte, purtroppo, le esigenze abitative dei militari trasferiti a Forlì per servizio. Ma, comunque, rappresenta un passo avanti e concorre, di fatto, ad integrare il progetto ‘Case sicure’, voluto dall’amministrazione comunale di Forlì per migliorare la civile convivenza e la qualità della vita nelle abitazioni di edilizia comunale, inserendo uomini in divisa in contesti immobiliari e in aree in cui molto spesso ce ne è più bisogno. A tal proposto, come già richiesto nella mozione da me presentata, ribadisco oggi la necessità di ampliare l’accesso alle Case di Edilizia Popolare anche alle altre Forze Armate, alle Forze dell’Ordine e di Polizia presenti in città, il cui personale, i nuovi elementi entrati in servizio a Forlì si trovano nella stessa situazione di necessità legata al reperimento di un alloggio in cui vivere”: conclude il consigliere comunale del gruppo Centrodestra per Forlì, Francesco Lasaponara.