(Sesto Potere) – Rimini – 11 luglio 2024 – Rendere i luoghi di cura sempre più accoglienti, perché un ambiente più curato significa maggiore sensibilità all’essere umano e sposta l’attenzione dalla malattia alla persona stessa.
È con questo spirito che l’Istituto Oncologico Romagnolo sta intervenendo nei vari reparti degli ospedali del territorio, affinché la bellezza entri a far parte del percorso di chi si reca a sottoporsi ad esami e terapie. Rilevanti esempi della direzione intrapresa, la rivisitazione degli ambienti della Medicina Nucleare del “Bufalini” di Cesena, della Radioterapia di Rimini e della Chirurgia Senologica del “Morgagni-Pierantoni” di Forlì, sostenuti con contributi rispettivamente di 42.000, 50.000 e 55.000 euro.
Sulla medesima falsariga proseguono i lavori di riqualificazione del Day Hospital Oncologico dell’Ospedale “Infermi”, che prevedono significative opere strutturali e di arredo per intervenire nel tunnel d’ingresso, gli ambulatori, le sale d’attesa e le camere di degenza: un’opera imponente ma necessaria per la nuova direzione intrapresa, che vuole l’essere umano e non la malattia al centro della cura.
D’altronde sono diversi gli studi che confermano l’influenza dell’ambiente sul benessere psico-fisico di chi lo frequenta e, di conseguenza, sui risultati in termini di migliore risposta alle cure, ottenuti: luoghi luminosi, fini, improntati al concetto di bellezza raccontano strutture in cui è l’accoglienza, e non la sofferenza, ad essere il focus principale.
Il fattivo ruolo di Istituto Oncologico Romagnolo, AIL Rimini e “Oltre la Ricerca”
L’Istituto Oncologico Romagnolo, che contribuirà con un sostegno economico di quasi 300mila euro, non sarà solo in questo progetto di sostegno agli sforzi ingenti che l’Azienda Sanitaria affronterà a beneficio dei pazienti che afferiscono all’Ospedale “Infermi”: accanto alla no-profit fondata nel 1979 dal prof. Dino Amadori ci saranno infatti altre realtà del Terzo Settore, come AIL Rimini e “Oltre la Ricerca”.
Forte sarà anche l’impegno del mondo profit e dell’imprenditoria locale, con realtà storicamente amiche dello IOR che hanno visto in questa iniziativa un’occasione di investimento solidale per fare la differenza a beneficio del territorio in cui hanno sede ed operano. Da questo punto di vista è la componente femminile a farla da padrona, con alcune titolari d’impresa del riminese talmente coinvolte e sensibili da scendere in campo personalmente per coprire, almeno in parte, il costo dei lavori previsti.
Il sopralluogo delle imprenditrici che hanno sposato il progetto
Ed è proprio per verificare lo stato d’avanzamento di questi lavori che l’Istituto Oncologico Romagnolo ha approfittato della gentilezza del Responsabile del Reparto, il dott. Davide Tassinari, e della Direzione Medica del Presidio Ospedaliero di Rimini, Santarcangelo e Novafeltria, la dott.ssa Francesca Raggi, per accompagnare alcune delle imprenditrici che hanno sposato la causa in un sopralluogo avvenuto nei giorni scorsi.
Erano presenti, insieme al Direttore Generale IOR Fabrizio Miserocchi, Micaela Dionigi, Presidente del Gruppo SGR; Rita Leardini, co-founder Leardini Group; Amalia Maggioli, Consigliere Delegato Commerciale, Marketing, Estero; e Alessia Valducci, Presidente e Amministratore Delegato di Valpharma Group. Mancavano, per impegni precedenti ed inderogabili, Linda Gemmani, imprenditrice ed ex presidente della Fondazione Carim e i rappresentanti di Italiana Carburanti SRL, anch’essi importanti sostenitori del progetto.
Maggioli: “Rendere il luogo di cura uno spazio in cui ognuno possa sentirsi accolto è una responsabilità verso cui mi sento chiamata in prima persona”
Al termine dell’ispezione, la dott.ssa Dionigi ha affermato: “Impresa e territorio si alimentano a vicenda e il Gruppo SGR nella sua storia di ormai 70 anni ha sempre riconosciuto il valore di questo rapporto. È quindi naturale per noi prenderci cura di quanto ci circonda, sotto vari aspetti, in questo caso della salute e del benessere dei collaboratori e della comunità“.
Sulla stessa lunghezza d’onda la dott.ssa Leardini, che ha sottolineato: “Il nostro gruppo ha aderito immediatamente alla chiamata dello IOR, per sostenere il nuovo cantiere del Day Hospital del reparto di Oncologia di Rimini: speriamo che sia da stimolo anche per altri imprenditori del territorio”.
La dott.ssa Maggioli ha invece posto l’accento sull’anima femminile del progetto: “Prendersi cura, assistere e alleviare la sofferenza sono azioni istintive radicate nelle corde più profonde delle donne, ed ogni opportunità per dare loro “corpo” è da ritenersi davvero preziosa. Rendere il luogo di cura uno spazio in cui ogni paziente possa sentirsi accolto e a proprio agio, circondato da un ambiente confortevole e piacevole, è una priorità ed una responsabilità verso le quali mi sento chiamata in prima persona“.
Infine la dott.ssa Valducci, che ha dichiarato: “Occupandomi di salute e di benessere da tanti anni, mi è parso del tutto naturale partecipare a questa iniziativa molto bella, che porterà benefici tecnologici importanti alla nostra sanità pubblica“.
Raggi: “Il vostro sostegno al progetto contribuisce a rafforzare il sentimento di fiducia dei cittadini”
Da un’altra donna del mondo della sanità pubblica, Francesca Raggi, Direttrice Medica del Presidio Ospedaliero di Rimini, Santarcangelo e Novafeltria, è giunto un plauso speciale all’iniziativa. “È per me motivo di orgoglio guidare nel sopralluogo al Day Hospital Oncologico, per illustrare lo stato di avanzamento dei lavori, questo gruppo di donne, autentiche leader dell’imprenditoria al femminile nel territorio riminese – ha affermato – il loro sostegno al progetto è fondamentale non solo dal punto di vista economico, ma anche perché questo genere di donazioni contribuisce a rafforzare il sentimento di fiducia dei cittadini verso i nostri professionisti, intendendo sia i medici che tutto il personale sanitario che opera all’Ospedale “Infermi”. Si tratta di uno splendido esempio in una fase di trasformazione e ammodernamento in cui il nostro ospedale vede la presenza di tanti cantieri, che fra l’altro rispecchia perfettamente il motto ‘Abbi cura di me’ che abbiamo scelto per sintetizzare l’idea di un ospedale che si apre alla comunità di Rimini per avvicinare le persone del territorio“.