(Sesto Potere) – Parma – 24 novembre 2023 – Prosegue il cammino di Parma città candidata a Capitale Europea dei Giovani per il 2027. Ha preso avvio, nei giorni scorsi all’auditorium del Palazzo del Governatore la due giorni dedicata all’incontro nazionale “Youth work: Alla Ricerca di Nuove Parole”.
Evento promosso da Comune di Parma, AssociAnimAzione e Animazione Sociale, organizzato da Gruppo Scuola coop. soc., con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e UPI.
La prima parte dei lavori ha preso avvio con i saluti istituzionali del Sindaco Michele Guerra, dell’Assessore alla Comunità Giovanile Beatrice Aimi e del Presidente della Provincia Andrea Massari, a cui sono seguiti i contributi teorici di Miki Marmo e Federica Demicheli, Ugo Morelli, Miguel Belletti, Judit Balogh, Piergiorgio Reggio e Marina Mingozzi.
Nel pomeriggio l’evento si è svolto negli spazi del Laboratorio Aperto dove i partecipanti si sono divisi in gruppi per partecipare a workshop tematici esperienziali con il coinvolgimento di un centinaio tra educatori, amministratori, animatori, docenti, per mettersi in gioco, sperimentando loro stessi tra spunti teorico metodologici e attività laboratoriali pensate per le giovani generazioni.
Nella seconda giornata si è svolta la fase conclusiva dei workshop tematici ospitati al Laboratorio Aperto, cui seguirà la plenaria conclusiva all’auditorium del Palazzo del Governatore.
Negli ultimi dieci anni gli scenari di politiche giovanili si sono sempre più rapidamente modificati, portando gli spazi ed i contesti progettati per i giovani ad affrontare nuove sfide, sempre più direttamente connesse alla capacità di sostenere le nuove generazioni a collocarsi e ad influenzare le comunità locali.
Mentre un tempo il lavoro con i giovani era più facilmente riassumibile con le parole aggregazione, prevenzione e cittadinanza attiva, ora le parole chiave sono riferibili alla contemporaneità: lavoro, rivoluzione digitale, sviluppo delle competenze, condivisione e collaborazione. La necessità di un nuovo vocabolario è dettata da una ridefinizione delle priorità e da un cambio di paradigma che fanno dello Youth Work un modello dinamico i cui contenuti vanno via via costruiti con gli attori del processo di cambiamento: giovani, operatori e amministratori.
Nella due giorni a Parma, educatori, animatori, insegnanti e professionisti del lavoro sociale con i giovani sono chiamati a fare il punto della situazione nell’ambito di un incontro nazionale proposto e sostenuto dai principali soggetti che, in Italia, si occupano di lavoro con i giovani: AssociAnimazione, Animazione Sociale e Cose da Fare con i Giovani. Grazie alla collaborazione del Comune di Parma, Regione Emilia Romagna/UPI e all’organizzazione curata da Gruppo Scuola coop. soc., Parma lavora con i giovani per misurarsi con la sperimentazione di prassi e metodologie connesse allo youth work.
Il Palazzo del Governatore e il Laboratorio Aperto di Parma sono le sedi in cui teorici ed esperti, coadiuvati da conduttori esperti in Youth Work, hanno la possibilità di sviluppare insieme ai partecipanti altrettanti ambiti tematici. I momenti di laboratori e produzioni collettive sono strettamente connessi alle fasi di apertura e chiusura in plenaria di analisi e riflessione metodologica introdotta e accompagnata dagli interventi di Ugo Morelli, Michele Marmo, Federica Demicheli, Judit Balogh, Andrea Marchesi e Barbara Di Tomaso, utili a condividere il pensiero emergente con chi orienta le politiche nazionali e regionali.Nell’ultima mezza giornata i temi dello Youth Work saranno oggetto di ulteriore confronto con le restituzioni di sintesi proposte presso l’Auditorium del Palazzo del Governatore, prodotte da Andrea Marchesi e Barbara Di Tomaso.
“Lavorare con i giovani oggi significa uscire dal modello – ormai ahimè cronicizzato – delle Politiche Giovanili degli anni ’80 per guardare oltre e governare le sfide che la “società liquida” del XXI secolo ci impone costantemente. Chi oggi fa politiche per i giovani non può più permettersi di abdicare alla definizione di quelle competenze che devono essere possedute da chi con i giovani oggi lavora. Questa due giorni di confronti, riflessioni, laboratori e dibattiti sarà dunque l’occasione di capire e costruire insieme l’orizzonte dello Youth Worker.” Così ha commentato l’Assessora Beatrice Aimi, che ha fortemente voluto il convegno nazionale.
Per due giorni Parma è, quindi, tappa centrale per lo sviluppo dello Youth Work, trasformandosi in una grande officina per la produzione di esperienze ed elaborazione di proposte e prospettive sul metodo di lavoro con i giovani. Un’occasione imperdibile per tracciare una rotta ancora una volta temporanea, ma indispensabile per districarsi tra bisogni, desideri e opportunità delle nuove generazioni.