(Sesto Potere) – Bologna/Forlì – 21 dicembre 2025 – Negli ultimi anni, il dibattito sulla prevenzione della violenza e sulla promozione di relazioni sane tra i giovani ha assunto un ruolo centrale nell’agenda educativa e sociale del nostro Paese. In questo contesto si inserisce il progetto Differenze 2.0, un’iniziativa a livello nazionale promossa dall’UISP (Unione Italiana Sport Per Tutti) e finanziata dalla Presidenza del consiglio dei ministri – dipartimento per le pari opportunità, nell’ambito dell’avviso violenza 2022. La partecipazione del comitato UISP di Forlì Cesena rappresenta un elemento di grande valore locale in un contesto più ampio di impegno e innovazione.
Differenze 2.0 vuole distinguersi per il suo metodo: non solo per trasmettere nozioni, ma per coinvolgere attivamente ragazze e ragazzi, rendendoli ideatori dei percorsi, insomma contribuire a costruire questo mondo nuovo.
L’obiettivo principale è cambiare passo e mentalità, promuovendo il rispetto delle differenze, il riconoscimento dei ruoli sociali e la gestione delle emozioni. I giovani sono considerati non solo destinatari di contenuti, ma protagonisti di un percorso simbolico e partecipato, che si sviluppa attraverso attività pratiche e riflessive.
Dopo un primo incontro formativo con la dottoressa Chiara Cretella, già operatrice della Casa delle Donne di Bologna, con il modello di Duluth, per comprendere le dinamiche della violenza nelle relazioni.

Lo scorso 18 dicembre, presso il Liceo statale G.B.Morgagni di Forlì, si è svolto un secondo incontro coinvolgendo gli studenti della III AU, il progetto ha proposto un’attività di laboratorio che ha unito movimento, collaborazione e riflessione critica. L’incontro è iniziato con una staffetta collaborativa a squadre, un esercizio dinamico pensato per stimolare la cooperazione e il rispetto reciproco, seguito da un cruci-differenze, uno strumento innovativo che favorisce il confronto sui temi di violenza, stereotipi, esclusione e dinamiche di gruppo.
Durante la sessione, le ragazze e i ragazzi hanno affrontato argomenti come i diversi tipi di violenza (fisica, psicologica, digitale), i ruoli sociali e gli stereotipi di genere, e le forme di bullismo e cyberbullismo. La discussione è stata resa ancora più coinvolgente grazie alla costruzione collettiva di mappe concettuali, che hanno permesso di elaborare e condividere le riflessioni in modo attivo e consapevole.
Tutte le attività sono state guidate da Luca Miserocchi, istruttore UISP del Comitato di Forlì-Cesena, e fanno parte di un ciclo di quattro incontri programmati, con l’obiettivo di consolidare e approfondire i temi trattati. La metodologia utilizzata si basa su un apprendimento partecipato, che valorizza il ruolo attivo degli studenti e favorisce la comprensione critica di questioni complesse.
Un elemento forte del percorso Differenze 2.0 è anche l’integrazione di attività di animazione motoria, che Yvonne Grimaldi, referente e responsabile del progetto, sottolinea come fondamentale: «Gli incontri di animazione motoria inseriti all’interno del percorso offrono alle classi la possibilità di sperimentare, attraverso il corpo, i contenuti affrontati negli incontri teorici. Il movimento diventa uno strumento di dialogo, relazione e consapevolezza, capace di rendere concreti temi come il rispetto, la collaborazione e la gestione dei conflitti».
Questa metodologia, che combina attività fisiche e riflessione, aiuta i giovani a decostruire le proprie percezioni e a sviluppare la capacità di riconoscere e affrontare le dinamiche che alimentano la violenza, dentro e fuori la scuola.
Il percorso Differenze 2.0 rappresenta un esempio concreto di come l’educazione possa contribuire a creare un tessuto sociale più inclusivo e rispettoso. Educare alle differenze significa costruire relazioni più giuste giorno dopo giorno, promuovendo l’empatia e la responsabilità collettiva. Il percorso formativo terminerà con tre incontri di role play, poi le classi affronteranno 6 incontri con un tutor creativo durante i quali creeranno un elaborato finale.
In un’epoca in cui le sfide sociali sono sempre più complesse, iniziative come Differenze 2.0 dimostrano come la scuola, attraverso approcci innovativi e partecipativi, possa diventare il luogo di una vera e propria rivoluzione culturale, capace di formare cittadini consapevoli e rispettosi delle differenze.


