(Sesto Potere) – Forlì – 7 ottobre – Il cancro del colon retto è il terzo tumore negli uomini e il secondo nelle donne. Il secondo come causa di mortalità in Emilia-Romagna e in Italia.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi in Italia è pari al 65% negli uomini e 66% nelle donne.
Lo screening per il tumore del colon retto è uno strumento di prevenzione secondaria, una opportunità che il servizio sanitario dell’Emilia-Romagna offre da vent’anni, gratuitamente, alla popolazione residente, dai 50 ai 69 anni, con una recente estensione alla fascia 70-74 anni.
Aderire allo screening ha dimostrato una marcata riduzione della mortalità e della incidenza di cancro: -33% diagnosi di nuovi tumori del colon retto negli uomini e -21% nelle donne.
Eppure l’adesione della popolazione nel corso degli anni non aumenta. In Emilia-Romagna solo il 53% della popolazione partecipa alla campagna di screening: anche se il dato medio è notevolmente più alto del 30,3% nazionale, la Regione vuole richiamare l’attenzione di quel 47% che non risponde.
Nella provincia di Forlì-Cesena e, in particolare nella città di Forlì, l’adesione risulta particolarmente insufficiente, raggiungendo appena il 38% della popolazione, creando perdita di opportunità di diagnosi precoce e gratuita.
Scarsa consapevolezza e reticenza nell’affrontare l’eventuale colonscopia sono due dei fattori che limitano fortemente l’adesione allo screening.
In una fase così critica della Sanità pubblica per l’accesso alle cure, legato al problema importante della gestione delle liste di attesa, l’adesione allo screening rappresenta lo strumento adeguato per garantire equità e appropriatezza di accesso alle cure.
“Piazza Idea” il 18 ottobre vuole essere il primo di tanti momenti di incontro e di riflessione tra professionisti della salute e cittadini sulla importanza della promozione della salute, ponendo attenzione sulle azioni attive offerte dal Sistema Sanitario Nazionale.
E in questa edizione si parlerà dello screening del cancro del colon retto.
Nel Salone Comunale dalle 9.30 alle 13.30 gli esperti si confronteranno pubblicamente (ingresso libero fino a esaurimento posti) mentre in piazza Saffi per tutta la giornata cinque punti di accoglienza saranno a disposizione della cittadinanza per divulgare informazioni preziose su nutrizione, prevenzione, preparazione intestinale, sedazione in endoscopia digestiva e colonscopia. In piazza sarà visitabile EndoRunner, un hub mobile messo a disposizione da FUJIFILM Healthcare e dotato di tre stazioni endoscopiche: uno spazio tecnologico che permetterà ai cittadini di conoscere da vicino le soluzioni più avanzate per la diagnosi e la cura.L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto #TappaPrevenzione, pensato per avvicinare concretamente la popolazione alle tecnologie d’avanguardia e rafforzare il ponte tra innovazione sanitaria, professionisti della Salute e le comunità.È necessario domandarsi quale sia l’impatto dell’ambiente sulla salute: quali sono le conseguenze della interazione tra ambiente esterno e ambiente interno all’uomo? Il cambiamento climatico a cui stiamo assistendo, l’inquinamento, l’industrializzazione sono ormai elementi evidenti del nostro quotidiano. Così come è noto il progressivo aumento di incidenza e prevalenza delle malattie croniche e oncologiche, in particolare del tratto gastroenterico. Per questo parlare di salute oggi non può prescindere da parlare dell’ambiente ed è una sfida che rende obbligatoria non solo una gestione multidisciplinare intraospedaliera, ma anche una salda integrazione tra ospedale, medicina territoriale e “sistema territorio” nella sua interezza. Per una presa in carico integrata, centrale è il tema della promozione della salute e della prevenzione in tutti i suoi livelli.