(Sesto Potere) – Forlì – 9 ottobre 2024 – “Giorni fa gli organi di stampa hanno riportato la notizia del prestito da parte del Comune Forlì di 2 opere del Guercino e 3 della sua scuola, precedentemente collocate nella sala delle Grandi tele della pinacoteca a palazzo del Merenda, al Comune di Cento per la mostra “Guercino, un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti”. Non siamo a biasimare il prestito delle opere, in sé e per sé: si tratta di una prassi comune in tutto il Mondo, che può anche divenire mezzo per rilanciare la conoscenza del patrimonio, realizzare nuove interpretazioni critiche e dar visibilità alle opere. Ciò che invece appare grave e preoccupante è la ragione con la quale i prestiti sono stati motivati, tanto dall’Assessore alla Cultura Bongiorno che dal Dirigente Benetti: “se non fossero andate a Cento le opere del Guercino sarebbero certamente state messe in deposito, in attesa del completamento dei lavori su palazzo Merenda”. Preoccupati da queste affermazioni, che chiariscono l’assoluta incapacità dell’Amministrazione di valorizzare il patrimonio della città e persino di collocare i propri prestiti all’interno di una qualsiasi progettualità in ambito culturale, abbiamo ritenuto necessario sottoporre la vicenda alla discussione in Consiglio comunale”: lo racconta in una nota Federico Morgagni, consigliere del gruppo Partito democratico del Comune di Forlì.
In Consiglio comunale – afferma ancora Federico Morgagni – l’intervento dell’assessore Bongiorno: “inutilmente prolisso e aggressivo, ha provato vanamente a minimizzare quanto dichiarato ai giornali. Ma i fatti stessi mostrano l’assenza di progettualità culturale e di pianificazione dell’Amministrazione: nei cinque anni trascorsi dal 2019, nel corso dei quali l’inizio dei lavori su palazzo del Merenda è stato continuamente rinviato, la Giunta non ha infatti messo in campo alcuno sforzo per pensare formule alternative al deposito per valorizzare nella nostra città il patrimonio conservato a Palazzo del Merenda, ad esempio con collocazione temporanee, come già sperimentato in passato. Così, quando infine i lavori sono cominciati per davvero, le opere erano già pronte a finire tristemente in deposito, se non fosse intervenuta la richiesta del Comune di Cento”.
Durante l’interrogazione in Consiglio comunale – aggiunge Federico Morgagni – è poi emerso che il prestito a Cento terminerà il 31 dicembre 2025. “Una data – ricorda il consigliere Dem – nella quale né gli interventi sul Merenda né quelli sul quarto stralcio del San Domenico saranno conclusi”.
“Di conseguenza abbiamo chiesto che l’Amministrazione si impegni sin da subito a trovare una collocazione e un progetto di valorizzazione per le opere guerciniane, e che su ciò venga a riferire in Consiglio, per evitare che, appena rientrati a Forlì, i quadri finiscano in deposito. Sarebbe davvero imperdonabile se, con oltre un anno di tempo, il Comune non fosse in grado di individuare, nel confronto con la città e le forze politiche, uno spazio capace di valorizzare adeguatamente questi e altri vertici del patrimonio cittadino”: ha concluso Federico Morgagni.