mercoledì, Maggio 14, 2025
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Presentato l’Infermiere di Famiglia e Comunità ai cittadini di Sant’Agata Feltria e Talamello

(Sesto Potere) – Sant’Agata Feltria (Rimini) – 14 maggio 2025 – I percorsi di cura, assistenziali e di prevenzione, erogati dall’Ausl della Romagna tramite servizi di prossimità, in particolare la figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, nuovo servizio gratuito, sono stati illustrati ai cittadini di Sant’Agata Feltria e Talamello. Nelle due località dell’Alta Valmarecchia nella mattinata di mercoledì 14 maggio si sono infatti svolti altrettanti incontri pubblici, rispettivamente al Municipio di Sant’Agata Feltria e al Museo Pinacoteca Gualtieri a Talamello, promossi dalle amministrazioni comunali e dall’Azienda sanitaria.

Ad aprire l’iniziativa il saluto del sindaco di Sant’Agata Feltria, Goffredo Polidori, che ha sottolineato la collaborazione tra istituzioni e comunità per migliorare la qualità della vita e il benessere di ogni abitante, rimarcando come questo prezioso servizio, in particolare per le persone anziane e più fragili, rappresenti un ulteriore passo avanti nell’integrazione fra la parte sociale e la parte sanitaria dei servizi.

Di tenore analogo le parole di Anna Maria Bianconi, primo cittadino di Talamello: “Un alleato per la tua salute, come recita il titolo dell’iniziativa, rende davvero il senso dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità. Grazie alla sua prossimità è un fondamentale strumento di aiuto per tutta la popolazione, anche nel contrasto alla solitudine. E oggi diventa sempre più importante attivare servizi di solidarietà. Ecco perché non possiamo che guardare con favore a questo passo innovativo verso una sanità più vicina e attenta alle reali esigenze dei nostri cittadini”.

Tamagnini: “Cambio di paradigma nel modo di lavorare sul territorio”
Nel suo intervento il Direttore del Distretto di Rimini, Mirco Tamagnini, ha evidenziato come lo sviluppo in atto sui servizi legati all’assistenza di prossimità costituisca un autentico cambio di paradigma nel modo di lavorare sul territorio. Questo nuovo modello rafforza “il concetto di integrazione e multidisciplinarietà mettendo in campo un significativo lavoro “di contaminazione” dei professionisti, della medicina generale, della pediatria di libera scelta, delle professioni sanitarie e sociali, della psicologia, con il coinvolgimento fattivo delle associazioni e con la possibilità che parta direttamente dalla persona e dai suoi bisogni di salute e non dai servizi”.

In quest’ottica l’Infermiere di Famiglia e Comunità, che rende evidente lo sforzo dell’Ausl Romagna nell’implementazione dei servizi di prossimità ai sensi del Decreto Ministeriale n. 77 del 2022, è una delle figure chiave nel creare progettualità a misura di ogni singolo cittadino con risposte integrate e globali. Collabora infatti in concreto con il Medico di medicina generale o il Pediatra di libera scelta alle cure territoriali dei cittadini, con la rete dei servizi ospedalieri, del sociale e della comunità (ad esempio, in particolare, la Centrale Operativa Territoriale), prendendo in carico gli utenti a media o bassa complessità assistenziale nel contesto domiciliare, favorendo inoltre l’aspetto relazionale, intercettando e valutando i bisogni per garantire una pianificazione assistenziale personalizzata.
Una risorsa fondamentale, dunque, per promuovere la salute dei cittadini e rafforzare il legame tra i servizi territoriali e la popolazione, pensata per un’assistenza sempre più di prossimità, anche in fase di prevenzione.

Sartini: “L’Infermiere di Famiglia e Comunità può assumere un ruolo cruciale nella salute mentale”
All’incontro di Sant’Agata Feltria (presente anche il locale medico di medicina generale che ha espresso apprezzamento per il servizio) ha partecipato anche il dottor Francesco Sartini, direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Rimini, originario proprio di quella cittadina, che ha sottolineato l’importanza di questa figura per il suo radicamento nel territorio e la prossimità, ringraziando al contempo la comunità per il lavoro da sviluppare insieme: “L’Infermiere di Famiglia e Comunità può assumere un ruolo cruciale nella salute mentale, fornendo un supporto a domicilio per pazienti, le loro famiglie e la comunità nel loro percorso verso il benessere mentale, in termini di gestione della cronicità, rilevazione precoce del disagio e promozione di sani stili di vita, raccordandosi e interfacciandosi con i servizi del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche”.
Dal canto suo Domenico D’Erasmo, Responsabile Assistenziale Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità, si è soffermato su obiettivi e funzioni dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, “che nasce per intercettare precocemente e prevenire l’insorgenza di problemi di salute, prendendo in carico la comunità e mettendo in rete i diversi professionisti del settore socio-sanitario. Il modello è quello della medicina d’iniziativa, finalizzata all’educazione sanitaria, alla promozione della salute fisica, psichica e sociale delle famiglie e dell’intera comunità”.

I professionisti operativi sul territorio e come si attiva il servizio
Il professionista di riferimento che si prenderà cura dei cittadini nel territorio di Sant’Agata Feltria è Gabriele Sacchetti ricevendoli in libero accesso nell’ambulatorio comunale in via del Lavatoio 9 tutti i martedì dalle ore 8 alle 9. Il servizio gratuito può anche essere attivato da cittadini e professionisti chiamando il numero telefonico 0541 919356 dal lunedì al sabato dalle ore 11.30 alle 12.30 o scrivendo una mail a ifecsantagata@auslromagna.it .

Ad occuparsi della salute degli abitanti di Talamello è Gianni Quinto Crociati ricevendoli dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.30 alle 12.30, alla Casa della Comunità ‘Alta Valmarecchia’ di Novafeltria (via XXIV Maggio 174) e pure in questo caso il servizio può essere attivato telefonando al numero 0541 919356 dalle ore 11.30 alle 12.30 dal lunedì al sabato o inviando una mail a ifectalamello@auslromagna.it .